Airport Song

Non saprei davvero da dove iniziare, per parlare o per proporre qualcosa. Vogliamo iniziare da questa cover? Si tratta di un brano dei Beatles, reinterpretato da Gary Mc Farland. Il risultato non è niente male, anche se io in linea di principio, sono un po’ contrario alle cover. Ecco comunque a voi Because – Gary Mc Farland

Facciamo festa con una canzone estiva, che non per nulla si intitola A Summer Song. Giustamente, è il solstizio d’estate, l’inizio della più bella e calda stagione dell’anno. Chad and Jeremy – A summer Song

Si fa la storia, almeno quella della musica. Loro hanno avuto tanto da cantare, suonare, proporre. Sono arcifamosi, erano in 3 e sichiamavano Crosby, Still and Nash. Questo brano sicuramente lo conoscerete, anche se magari, sarà passato un po’ di tempo dall’ultima volta che lo avete ascoltato. Si intitola Only love can break your hearth – Crosby, Still and Nash

Adesso che inizia la stagione estiva, non vi dimenticate però dei nostri migliori amici. I migliori amici dell’uomo. Ecco allora un pezzo dedicato a loro, dog, per la voce di Nat Johnson – Dog

Lunedì prossimo, appuntamento su Atlantis, per la terza puntata di Chernobyl, nell’attesa, ecco un brano di Donovan, che si intitola proprio così. Donovan – Atlantis

Il nucleare. Non credo che Donovan si sia riferito a questo, sono mie libere dissertazioni, associazioni di idee. Mi fanno arrivare anche al prossimo pezzo, direi interessante, bello, poetico, ispiratore…..E’ degli Electric Light Orchestra, e si intitola Shangri-la – Electric Light Orchestra

Sembrava di ascoltare i fab 4, i Beatles. Il loro stile era un po’ così e forse gli ELO lo avevano un po’ ripreso. Continuiamo la magia con un’altra canzone prettamente estiva, o meglio vacanziera. Viene voglia di prendere l’aereo e partire, anche perché la prossima proposta si intitola Airport Song – Magna Carta

Abbiamo viaggiato nel tempo e nello spazio. Un po’ con la fantasia, un po’ superando la linea, o il confine del giorno. E’ iniziata da una ventina di minuti la domenica, e passo allora a farvi ascoltare anche In a Lonely Place – The Smithereens

Le ultime parole di sua mamma a suo figlio. Si ma…..che c’entra? C’entra, c’entra, se ad arrivare in scena è un certo Washington Philips con i suoi campanellini e la sua struggente Mother’s Last Word to her Son – Washington Philips

E’ il momento l’ora di qualcosa di più spensierato, anche per chiudere brillantemente, in bellezza. Facciamo allora un volo fantastico con i The Free Design e la loro Bubbles –The Free Design

Tell Me With Your Eyes

E’ giorno di paga, vero? No perché dico, essendo il 27…Non scherziamo, dai! E’ solo the day after. Il giorno dopo. Ci sono state le elezioni europee. Sono state anche un po’ politiche. Ci è contento, chi dispiaciuto, chi entusiasta e chi deluso. Per tutti, almeno qui dove scrivo, una giornata grigia, di pioggia. Anche i Teleman lo dicono, con questo titolo, Between the Rain – Teleman

Chissà se ci sarà un senso a questo nostro vivere. Me lo chiedo, mentre sto per prepararmi, per andare al funerale di una persona cara, una persona che mi ha cresciuto, quando ero un bambino. Penso a queste cose, mentre scorrono le note di Your Sweet Love – Lee Hazlewood

La tristezza, quella che viene e mi sovviene, in certi momenti, è anche sottolineata dal violino e dal flauto di questa Bonjour Tristesse. Come vedete, siamo molto in tema. La voce è quella di Juliette Greco – Bonjour Tristesse

Ragionando, parlando, pensando, discorrendo, viaggiando. Mi viene da dire così, ascoltando questa canzone. E’ di Rob Galbraith, e fa ripartire il divertimento, il circo della musica. Si intitola Tell Me with your eyes – Rob Galbraith

Hey Cowboy, dove stai andando? Fermati, sono passate le ore del giorno, fermati un po’, così potrà riposare anche il cavallo. Naturalmente, sto parlando per me, mi sto dicendo che essendo mezzanotte, è ora di andare a letto. Penso di farlo, ma non prima di aver ascoltato questo brano, di Lee Hazlewood – Hey Cowboy

Chissà cosa avranno in comune il miele e il fumo. Di sicuro, quest’ultimo fa male. Sono comunque stati messi insieme in questo brano che si intitola Honey and Smoke – Neko Case k.d. lang Laura Veirs

Vento, e tira vento. Non si sa che tempo voglia fare. Si aspettava un po’ di pioggia, invece niente. Continua a fare caldo, in più c’è questa instabilità fastidiosa. Recuperiamo e ascoltiamo allora qualcosa di semplice, essenziale, che ci riporti ad un po’ di tranquillità. Per esempio questa I still belong to you degli Imaginary Future. Io ti appartengo ancora….Eh già, non dubitavo! Imaginary Future – I Belong to You

Non la conosce nessuno, questa canzone. E’ scritta anche in modo stranissimo, in dialetto meridionale. No nun è overo. Com’è vecchia!! Sarà dei primi anni ’60, ascoltiamoci allora lo spirito vero di quei tempi, con Peppino Di Capri – No, nun è overo

Che cosa hai messo nel caffè? Brano questo invece conosciuto da tutti, almeno nella versione di Antoine. Questa che vi propongo è invece la cover realizzata da Lisa Ono – Che cosa hai messo nel caffè

C’è qualcuno che conosce cosa sia l’amore? Altra domanda, e altra voce femminile, ma forse più calda, accogliente, intrigante. Giusta per finire in bellezza. E’ quella di Irma Thomas, con la sua Anyone Who Knows what love is – Irma Thomas

Make it with you

Piove che è un piacere….forse non tanto per chi si trova lì fuori. Lampi e tuoni, vento e un violento acquazzone. Sta bene solo chi è in casa. Qui è tutto acceso, sono quasi le 23 ma siamo ancora, ahimè in piena attività. Dovrei mettermi a fare qualcosa, nell’attesa, scorrono le note di questa bella canzone di The Clientele – Reflections After Jane

E secondo voi, dei documenti, una scansione, sono la cosa giusta da fare, a quest’ora? Ho molti dubbi al riguardo. Sono cose utili, o piuttosto, necessarie, ma non fanno bene all’umore. Per fortuna che c’è la colonna sonora giusta, ad accompagnarci in questi momenti Wilco – Jesus

Una giornata frenetica, che anche oggi si avvia alla conclusione. Prima di spegnerci, Todd Rundgreen con questo titolo lungo, una faticaccia scriverlo per esteso  Sometimes I don’t know what to feel – Todd Rundgreen

Avete ancora voglia di fare festa, a quest’ora della sera? Si, se ci sono gli Hollies, e mi fanno un grande piacere, anche se loro si scusano con Sorry Suzanne – The Hollies

https://www.youtube.com/watch?v=gw4CtklIT0g

C’è un leggero risveglio del mio mal di testa….Come si chiama. Emicrania o cefalea? Sarà forse la luna, che mi dà noia? Può essere, ci sta…..C’è anche Neil Young che me lo ricorda, con la sua Harvest Moon – Neil Young

Ehi, ehi ehi, l’ho fatto per te. Non ci credi? Ma se ci sono anche i Bread che lo dicono! Veramente loro dicono un’altra cosa, l’ho fatto con te, infatti il titolo è proprio Make it with you – Bread

Un sogno dentro un sogno….Chi lo dicevo, o meglio chi lo scriveva? Edgar Allan Poe. “A Dream Within a Dream” è un poema scritto dal poeta americano Edgar Allan Poe, pubblicato per la prima volta nel 1849. Grazie Wikipedia, ma ho da dire, o da farvi ascoltare qualcosa anch’io, visto che Tristen è l’autrice e interprete di un brano con lo stesso titolo Tristen – Dream Within a Dream

I Dreamt We Spoke Again. Ho sognato di parlare ancora. Che cosa? Forse parlo, oppure straparlo…Strani scherzi della vita, del dormiveglia, o forse della musica, visto che ci sono i Death Cab for Cutie, ma il titolo, meglio tradotto è “ho sognato che noi parlassimo ancora”.  Death Cab for Cutie – I Dreamt We Spoke Again

Sta arrivando il brutto tempo. Non so se continueremo a vedere, ammirare, la superluna che abbiamo avuto in queste ultime due serate. Per il momento, allora, non ci resta che salutarla, in attesa e sperando che torni presto. Lo facciamo con questo brano di Babe Rainbow – Supermoon

Alchemy

20 km al giorno. Dai, pensavo di più….

No aspetta un attimo, sono 10 km all’andata, 10 al ritorno. Ah ok allora il conto, quello che ha fatto Nicola Arigliano è giusto. Dilettiamoci, allora, ad ascoltare la sua splendida canzone Nicola Arigliano – 20 km al giorno

https://www.youtube.com/watch?v=HTdx3qwAA34

C’è sempre qualcuno che si lamenta e recrimina. Mi sembra giusto, non c’è mai niente che vada bene. Adesso è la volta dei The Concretes, loro che hanno perso, anzi, io ho perso te, come dice la vocalist femminile. Sembra una cover…..qualcuno deve averla suonata e cantata prima The Concretes – Miss You

Ritmo e atmosfere tropicali. La voglia di mare e di vacanze si fa spazio con il prossimo brano, di un certo Geoff  & Maria Muldaur. Ci canta giustamente, Brazil. Meno male! Sembra ci sia solo Bolsonaro, invece, c’è anche la buona musica, le belle donne, e molto altro ancora. Partiamo allora con Geoff  & Maria Muldaur – Brazil

Un viaggio in aereo, attraverso il mare e l’oceano, forse non sarebbe così entusiasmante come lo è l’ascolto di questo brano, che quindi propongo anche voi Jacques Dutronc – La Metaphore

Una dolce ragazza, ci vuole raccontare qualcosa. Non so bene, ma apprezzo la sua musica, e il timbro della sua voce. Si chiama Beulahbelle e ci canta You Only live twice che letteralmente, significa: si vive solo 2 volte. Ah ah ah, che ridere! Oltre ad essere brava, è anche simpatica!! Beulahbelle – You Only live twice

Che fatica trovare le parole, lo sapranno benissimo i parolieri. Ma non si potrebbe fare sempre dei versetti, come fanno loro?? Eh, si, sarebbe bello, tra l’altro loro lo fanno e ci riescono molto bene Dave Grusin, The Birds – Acension to Virginity

L’avevo sentita all’inizio, e avevo una gran voglia di condividerla con voi….talmente magica è l’atmosfera che crea, questa canzone. A proporcela, Bill Patton. Il titolo, inconfondibile, non passa inosservato. Alchemy – Bill Patton

Ditemi un po’, cosa fanno tutti i giovani? Proviamo a rispondere con questo titolo. All the Young Dudes. Sembra ci sia qualche verità nascosta, invece…..sono solo giovani, giovani tizi. Scusate se anche questa volta ho capito male… Ma, credo di non sbagliare, a proporvi questo Mott The Hoople – All the Young Dudes

https://www.youtube.com/watch?v=VKvNtAVZyOc

Grazie, prego, scusi tornerò. Permette, ma le pare, presenterò. Si vede, che a quei tempi, ai bei tempi, usavano i convenevoli. Si prodiga, anche una certa, Gale Garnett – Excuse Mister

Dopo l’atmosfera retrò dell’ultimo brano, entriamo nei suoni tridimensionali di Devendra Banhart, che stasera vuole proprio stupirci con la sua Fancy Man – Devendra Banhart

Alone Again Or

Chissà di cosa tutti parlano…..Non lo so, ma intanto lo cantano, macinando musica, con questa bella canzone, già colonna sonora di un film con Dustin Hoffman, “Un uomo da Marciapiede”. Lui è Harry Nillson Everybody’s Talkin

https://youtu.be/2AzEY6ZqkuE

Di dischi ne ha fatti veramente tanti. E’ infatti stato il più prolifico dei Beatle. Questo personalmente non lo conoscevo, ma ancora una volta lui, Paul Mc Cartney, si impone, con la sua voce e il suo talento, e ci fa ascoltare questo Wild Life – Wings

Non è che mi piaccia molto, come personaggio. Non ho capito certe prese di posizione che ha avuto, soprattutto in questi ultimi giorni. Diciamo che, forse le canzoni, certe canzoni, gli sono venute meglio. Sto parlando di Francesco Guccini che qui ci propone il suo Autogrill Francesco Guccini – Autogrill

Il saxofono lascia il posto ad una chitarra elettronica, quella di Sharon Van Etten, qui con One Day. Chissà cosa avrà voluto dire, con questo titolo….La sento però abbastanza lamentosa, quindi, il giorno non deve essere stato tanto positivo. Vabbè, facciamolo andare bene lo stesso Sharon Van Etten – One Day

Sono già 2 volte nel giro di pochi giorni che sento questa canzone. Pezzo che Fabio Concato aveva dedicato a Dean Martin, che sicuramente, nel corso della sua lunga e brillante vita, avrà sicuramente fatto degli incontri più interessanti. Qui, si imbatte in un travestito….Povero Martin, come dice Concato stesso Fabio Concato – A Dean Martin

Mi piace, si mi piace. Nella sua sonorità, molto semplice, anche nel titolo. Si intitola infatti semplicemente She, e ce la propone un certo Gram Parsons – She

Piove, ininterrottamente, tristemente e anche insolitamente, visto che siamo a maggio inoltrato. Non ci resta che evocare un cielo blu, quello che ancora non c’è, ma di sicuro presto arriverà Willie Nelson – Blue Skies

Ci rolliamo una sigaretta? Forse 30 o 40 anni fa, lo facevo. Vedo che i giovani, lo fanno ancora, forse è tornato di moda. Ma perché parlo di queste cose? Perché c’è il titolo del prossimo brano che me lo suggerisce Ronnie Lane & Slim Chance – Roll on Babe

Come mi sono sentito solo, oggi. Tra l’altro, non sono neanche uscito di casa, se non per un’oretta, passata subito a fare commissioni varie. Poi, niente di niente, solo lavori e faccende domestiche. Mi rilasso un po’ solo adesso, in buona compagnia. Con Calexico, anche lui abbastanza solo, non per niente ha intitolato questo brano Alone Again Or – Calexico

The Clouds And The Sea

Cerco un caricabatterie, il diffusore mi segnala la spia rossa della batteria che si sta esaurendo. Devo provvedere, anche perché sennò la musica si spegne. E’ una giornata sonnacchiosa, la vigilia di Pasqua, è importante che la musica continui a suonare, anche perché la sento viva, pulsare, con i Chinatown e questa loro Destroyer. Bella, non c’è che dire…..Chinatown – Destroyer

Passiamo a qualcosa di più attuale, anzi no, di più tranquillo. Ma dai, qui giochiamo con le parole, anzi con degli assoli di chitarra, quelli che adesso stanno vibrando con Boygenius Bite The Hand

Mordere la mano, sputare nel piatto. Chissà se era quella la loro intenzione, fatto sta che dopo Bite the Hand, arrivano anche le videocassette, quelle in voga molti anni fa… sì perché la formazione attuale si chiama VHS Collection e ci fanno ascoltare Fade Out. VHS Collection – Fade Out

Preoccupato che tutto taccia, prendo il mano il telefono. Giustamente, ma anche inaspettatamente, inizia a suonare. Anche la musica si è svegliata, adesso con questo titolo impronunciabile, Mntnsd, chissà cosa vorrà dire. A proporcelo i Lone Kodiak – Mntnsd

Non è detto che siano problemi, a volte sono soluzioni. Una di queste potrebbe essere un bel pezzo, il prossimo che vi presento, di un artista di nome Tallies, che ha dato proprio questo titolo, Trouble. Tallies – Trouble

Questi suoni mi sono più familiari, anche se non sono sicuro di averli già ascoltati. Di sicuro li ho visti e vissuti qualche giorno fa, avendo passato un fine settimana al mare Nyles Lannon The Clouds And The Sea

Come associazione di idee e di pensiero, la puntina del giradischi va a solcare questo pezzo dei Generationals. Il loro brano, Silent Ocean. Generationals -Silent Ocean

Acqua, acqua, acqua. Come quella di certe bottiglie. Come si chiama quella marca, così famosa? Evian, ma certo! Come questo autore, il cui nome originale è Sam Owens,  me è conosciuto professionalmente come Sam Evian. Ha pubblicato due album completi e un singolo. Cactus è estratto dall’album Premium, del 2016. Sam Evian – Cactus

Beautiful Stranger è una canzone di Madonna inserita nella colonna sonora del film Austin Powers: La spia che ci provava. Io ci voglio provare anch’io, ma a farvi ascoltare un brano quasi omonimo, però di Kevin Morby – Beautiful Strangers

C’è sempre la voglia di ripercorrere vecchie strade, facendo un salto nel passato. Ci aiuta in questo Dr. Dog con questa musica dal sound familiare Dr. Dog – My Old Ways

https://www.youtube.com/watch?v=Mw_DpuelX9k

Fabrizio De Andrè

Chissà com’era bello, vivere a Genova, negli anni’60. C’era tutto un ambiente artistico, culturale e musicale, vari interpreti e cantautori, la cosiddetta scuola genovese. Di questa, ne faceva parte Fabrizio De Andrè, di cui proprio oggi, 11 gennaio, si ricordano i vent’anni, dalla sua scomparsa

A Genova, negli anni ’60, con il figlio Cristiano

Eccolo, nel corso di quegli anni, in un locale pubblico di Genova. Non sto parlando proprio di questo, ma ad ogni modo, anche lui è stato una persona, “normale”.. Forse non tutti sanno che…..il suo vero nome, scritto x esteso, è Fabrizio Cristiano De Andrè. Conosciuto solo come Fabrizio De Andrè, ha dato il suo secondo nome al figlio, che infatti si chiama Cristiano.

Cristiano De Andrè, il figlio

Artista bravissimo, avrà subito l’influenza, il carisma e la notorietà del famoso padre, ma è diventato, seppure in misura minore, famoso anche lui. Ma non è di lui che voglio parlare, anche perché Cristiano, vivo e vegeto, può ancora farsi sentire ed ascoltare.

Volevo ricordare Fabrizio, che era nato a Genova nel 1940. Era un poeta, uno chansonnier, ho voluto condividere con voi due suoi brani famosi, molto simili, nel titolo. 
Canzone dell’amore cieco e canzone dell’amore perduto. Ma c’è una strofa, che mi ritorna in mente: ma lui che non ti volle creder morta, bussò cent’anni ancora alla tua porta…..  Qual’era quella canzone? Vediamo…..Eccola 

De Andrè, una storia poco conosciuta

il Professor De Andrè con la moglie Luisa ed i figli Fabrizio e Mauro
In questi giorni si parla molto di Fabrizio De Andrè per via della fiction che ripercorre la  sua vita e vedendola mi è tornato in mente un fatto non affrontato  dalla fiction, che è legato ad un altro De Andrè, Giuseppe il padre del  cantautore genovese.
Il professor Giuseppe De Andrè insegnava lettere in alcuni istituti di Genova e dintorni, antifascista convinto, aiutò molti alunni ebrei a nascondersi ed a fuggire dai fascisti per impedirne la deportazione. I fascisti sospettavano che coprisse alunni ebrei che studiavano nei suoi istituti ed anche per timore di ritorsioni, nel ‘42 fece trasferire la sua famiglia nelle campagne dell’astigiano, mentre lui rimase a Genova.
Nel ’44 una mattina due fascisti si presentarono all'’istituto del quale era preside, chiedendogli se ci fossero alunni ebrei, il professore fu molto gentile con loro e promise di informarsi se ce ne fossero. Appena andate via le due camicie nere, De Andrè si precipitò in tutte le classi raccolse gli alunni ebrei e li aiutò a fuggire e a cercare rifugio nelle campagne.
Dopo due giorni i fascisti, probabilmente informati da qualche delatore, tornarono a scuola per arrestarlo, ma lui con uno stratagemma riuscì a scappare dall’uscita posteriore, raggiunse l’astigiano dove si era già trasferito il resto della sua famiglia e si nascose per intere settimane nelle cantine di un cascinale adiacente a quello della famiglia. Dopo la Liberazione la famiglia De Andrè tornò a Genova ed il professore ne divenne Vicesindaco.

Melancholy Man

Sabato, pian piano se ne va, ma  tra meno di 2 mesi arriva Sanremo, e sarà sempre Baglioni a presentarlo.

C’era una volta un uomo malinconico, melancholy. Forse sono io, ma non in questo momento. Infatti, sto abbastanza bene. Ad ogni modo, è quello di cui parlano i Moody Blues, con questo brano ultrafamoso che non mi sembra di avere mai proposto. Eccolo, allora, il primo di questa playlist  The Moody Blues – Melancholy Man

https://youtu.be/tYIYIVG64C4

Il prossimo autore è Gerald Rafferty, meglio conosciuto come Gerry Rafferty (Paisley, 16 aprile 1947 – Bournemouth, 4 gennaio 2011). Figlio di madre scozzese e padre irlandese, da giovane iniziò a guadagnare esibendosi nella Metropolitana di Londra. Il suo brano di maggior successo, Baker Street, è ispirato proprio a quelle sue esperienze giovanili. Proprio lungo la linea, traduzione di Right Down the Line, è il brano che andiamo ad ascoltare, di Gerry Rafferty - Right Down the Line

Le cose che noi facciamo per amore sono tante. Si parla di questo, nel prossimo brano. Ci provano a sintetizzarle i 10 cc,  un gruppo musicale britannico nato a Manchester. Ebbe successo negli anni settanta. Qui lo ascoltiamo con il brano del titolo, così come l’ho tradotto all’inizio 10cc – The Things We Do For Love

A metà degli anni ’70, questo brano spopolava, anche nei juke-box

Sabato, pian piano se ne va…..Veramente è già passato, è infatti  domenica pomeriggio. Con un giorno di ritardo, quindi, ma comunque un paio di mesi prima che presenti Sanremo, arriva anche Claudio Baglioni. Questo brano mitico, va sempre bene, in qualsiasi giorno della settimana. Ce lo ascoltiamo, quindi, con un tuffo negli anni ’70  Claudio Baglioni – Sabato Pomeriggio

https://youtu.be/iAUTGNIW9n8

Prometto di non arrossire, anche se questo brano di Giorgio Gaber, si intitola proprio così. E’ molto bello, perciò sono contento di potervelo presentare questa sera. Correva l’anno 1960, è passato di tempo. Lui era molto giovane, bravo e poetico Giorgio Gaber Non Arrossire 

https://youtu.be/OxtKVexqlkE

Io non posso innamorarmi di te, anche se ho capito che sei tutto per me, quindi… abbracciami forte e poi dimenticami. In particolare, io sono legata ad un altro che senza di me, morirebbe di dolore, quindi sarebbe un uomo malinconico, triste. E’ uno dei primi successi di Ornella Vanoni che, parlando di questo brano, dice che non le piaceva e quasi l’hanno costretta ad interpretarlo. In realtà io, invece, lo trovo invece interessante, perciò vorrei condividerlo, eccolo quindi, presentato da Mike Bongiorno al festival di Sanremo nel 1965 Ornella Vanoni ♪ Abbracciami Forte

https://youtu.be/om5yJXyvdTo

Swinging Party


E’ proprio una bambina, non capisce cosa sta facendo, però….potrebbe essere pericolosa

C’è una donna con in mano un fucile, lo punta verso un ometto che non sembra abbia intenzioni cattive. Non si capisce granché vedendo questa copertina. Proviamo con il disco, lo sto ascoltando per la seconda volta consecutiva Dr. Dog-The Breeze

Questo pezzo lo conosco, l’ho sentito diverse volte. E’ una traduzione cinese, quindi non è difficile da capire. Qui i geroglifici non c’entrano nulla, c’è la voce di M. Ward a guidarci. Tutto ok, allora, procediamo. I geroglifici, però, quelli ci sono, come potete vedere nel video. M Ward – Chinese Translation

Sarebbe bello se il tempo potesse annullare le distanze, anche dello spazio. Se la gente potesse incontrarsi, di età, generazioni, paesi, epoche, nazioni diverse. Sto andando un po’ a ruota libera, ma mi sembra di dire e pensare così, ascoltando le note suggestive di questa canzone. Kevin Morby – Come to Me Now

Ha 37 anni, e non è più un bambino, anche se ha fatto un brano che si intitola così. Baby, appunto. Sto parlando di Devendra Banhart, cantautore statunitense di Houston, Texas. Devendra Banhart – Baby

Si è sempre alla ricerca di qualche buona notizia. Ormai ce ne sono poche, in questo triste e strano mondo. Questo è quello che mi suggerisce il titolo di questo brano, dei Miracle Legion. Votati all’ottimismo e alla speranza, ecco a voi Miracle Legion – All For The Best

E’ diventato importante,  anche se era solo un illustre sconosciuto. Infatti, questo video  ha 39 milioni di visualizzazioni, e lui è Michael Kiwanuka con un piccolo cuore freddo, quello che un po’ oggi è anche il mio. Benvenuto allora, fratello, tu che vieni da lontano, con Cold Little Hearth – Michael Kiwanuka

Facciamo festa con un brano rimasterizzato una decina di anni fa, sto parlando dei Replacements, gruppo musicale alternative rock attivo negli anni ’80 nel Minnesota. Vi propongo questa loro  Swingin Party • The Replacements

L’ultima sigaretta, è tutto quello che puoi ottenere. Si rivolge così al suo interlocutore, dal nome mistico di Jesus, e lui è Wilco, con questo brano che mi piace, quindi lo condivido volentieri.  Wilco - Jesus, Etc.

La festa sembra finita, ma non lo è….continuate a seguirci

Dream Tonite

Le favole di oggi, sembra siano tutte tristi.

William e Kate, forse si separano. Le favole di oggi, sembra siano tutte tristi, oppure durano poco. Come poco purtroppo è durata la breve vita di Amy Winehouse, scomparsa a soli 27 anni. Qui la ascoltiamo nella sua love is a losing game. Una splendida voce. Lasciami sognare, almeno stasera. I dream tonite

https://youtu.be/7X8eIRv3uew

Chi è il più grande? Non lo so, ognuno di noi ha la sua individualità, quindi è un’impresa ardua definirlo, anche se Cat Power, ci prova lo stesso, con questo brano, e noi la seguiamo, anche se questo Kids, degli MGMT, secondo me, ci diverte di più. Per forza, è più coinvolgente, anche perché sono bambini

Un tormentone che continua, con suoni e parole che si ripetono, dandoci una sensazione di benessere, tranquillità. Siamo incanalati in qualcosa di conosciuto

Ma anche questo pezzo di Blur, forse lo è. Un po’ datato, forse. Quantomeno per il titolo, Out of Time. Cosa c’è di male ad essere anacronistici, fuori dalla moda e dal tempo?

Cosa c’è di male soprattutto a sognare? Noi lo facciamo stasera, anche questa sera con questo brano, molto bello, di Alvvays. Avete notato com’è scritto il loro nome? Non sanno l’inglese, oppure c’è un errore di ortografia. Non importa, quello che conta è la musica, la buona musica, e questa lo è

La notte in cui ci incontrammo, potevano esserci anche 86 milioni di persone, a vederci, oppure a sentirci. Perché proprio 86 milioni? Perché è il numero di visualizzazioni di questo video, di Lord Huron

Due minuti, ma scorrono intensi, ascoltando questo brano, interamente strumentale, degli the xx. Essendo breve, è naturale si intitoli, the intro. Intensa è stata anche la pioggia, scesa copiosa oggi, nel pomeriggio.

Ho chiuso i battenti delle imposte, i vetri delle finestre, e……mi sono chiuso in casa. Dopo, il clima si è rasserenato. E’ tornato il sole, e siamo tornati alla solita vita di sempre. Tranquilla, come questa Trouble dei Coldplay

So chi sono io, anche se non ho letto Freud. Finisco in bellezza con Samuele Bersani, e questo suo gioiello, questa hits, credo degli anni 90. Infatti, come leggo dai titoli del video, si trattava del 1996