Bambini

YYYs, formula quasi matematica indicante il gruppo alternative di New York Yeah Yeah Yeahs. La canzone che ci fanno ascoltare è Zero, singolo del 2009. Minimali quindi non solo nel nome, anche nel titolo di questo brano Yeah Yeah Yeahs – Zero

Una canzone Celestica per Crystal Castles. Una musica dance con una connotazione mistico religiosa. Il video ufficiale è ambientato in un cimitero, si vede anche una chiesa, e la ragazza che canta è molto pallida e cadaverica Crystal Castles – Celestica

Il titolo di questa canzone di Cat Power è una specie di poema, ma lo riporto volentieri. Stuck Inside Of Mobile With The Memphis Blues Again. Incollato ancora una volta al dinamismo con il blues di Memphis. Come vedete la traduzione è un esercizio letterale, molto meglio abbandonarsi alla musica, più spontanea e piacevole Cat Power – Stuck Inside Of Mobile With The Memphis Blues Again

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Devendra Banhart, una voce maschile, ma pensavo che fosse una donna, un po’ per questo nome che finisce con la a, un po’ per questo titolo che ha dato alla sua canzone, Baby. Sembra una musica da Sanremo, in realtà è un brano molto più interessante di quanto possa sembrare al primo ascolto Devendra Banhart – Baby

Na Varanda da Liz, titolo di un idioma non meglio identificato. A cantare Tiê, e ci confondiamo sempre più le idee. Ascoltiamoci questa canzone, allora, anche perché il linguaggio della musica è universale Tiê – Na Varanda da Liz

Belle donne, belle spiaggie, belle feste di carnevale, e bella musica. So che questa viene dal Brasile, anche per il titolo dell’album di pubblicazione, Soundtrip Northeast Brazil. Il brano che vi propongo è Nem Parece per la voce di Mombojó – Nem Parece

Jana Hunter e la sua chitarra. Arrangiamento e musica, tutto molto essenziale. Sembra quasi di un’altra epoca, un’altra generazione. Lei in realtà è molto giovane, anche se non sono riuscito ad avere molte notizie. Ho anche tentato di entrare per due volte nel suo sito, ma sono stato bloccato da un virus. La sua canzone ad ogni modo è Kissing Without Lips Jana Hunter – Kissing Without Lips

Ho sempre pensato che lo spagnolo fosse simile alla nostra lingua. In realtà di questa canzone non capisco assolutamente nulla. Mi basta abbandonarmi al ritmo di Wado e a questo sound brasileiro. Il titolo è Fortalece Aí Wado – Fortalece Aí

https://youtu.be/B9teazrVmo0

Pay No Mind, pagare senza cervello. Sarebbe bello, ma abbiamo il portafoglio, mai senza la testa. Anche perché sennò andremmo in rovina. Ecco perché non possiamo accogliere l’invito dei Vetiver, anche se non possiamo fare a meno di ascoltare la loro bella canzone Vetiver – Pay No Mind

Revolver

Gli Skygreen Leopards, un nome brillante, il titolo del brano molto meno: The Son Makes Me Cry. Una canzone che fa piangere un po’ anche me, ma spero non sia tutto triste, anche per i fiori e le farfalle in copertina The Skygreen Leopards – The Son Makes Me Cry

Antony, nome dell’autore di questo brano If It Be Your Will, titolo che stravolge schemi grammaticali imparati a scuola. Molto più semplice di quanto non sembri la traduzione: se sarà la vostra volontà Antony – If It Be Your Will

 http://mrg.bz/ibHwNOWinchester, nome senz’altro conosciuto più per le pistole che per la musica. L’autore di questo brano, si chiama veramente così, Jesse Winchester per la precisione. Il suo pezzo è Step By Step, passo dopo passo Jesse Winchester – Step By Step

 

Gary Louris, un artista già incontrato, questa volta ci fa ascoltare I Wanna Get High.

Una canzone bella, da sballo come dice il titolo get high. Per lui che aveva intitolato l’album Vagabonds, non esserci con la testa e con il corpo evidentemente è normale. Noi cerchiamo di imparare da lui, ascoltandoci intanto il suo pezzo Gary Louris – I Wanna Get High

Una nuova canzone per i The Black Keys, Gold On The Ceiling l’hanno intitolata, e piace subito, al primo ascolto. Con il metallo prezioso, non poteva che essere così, se poi l’oro è nel soffitto, è proprio il massimo The Black Keys – Gold On The Ceiling

Ritorno a Cold Mountain, un film del 2003 la cui colonna sonora è stata composta da Jack White, autore anche di questo brano Never Far Away, mai troppo lontano. Una traduzione che introduce bene l’atmosfera un po’ nostalgica di questo pezzo, arrangiato in maniera essenziale, con una chitarra e poco più Jack White – Never Far Away

Tornano i The Black Keys, e con loro, torna anche il ritmo. Canzone allegra e spensierata, nonostante il titolo, Lonely Boy, ragazzo solitario. Sempre molto attuali, anche questo disco è abbastanza recente, del 2011 The Black Keys – Lonely Boy

I Megapuss nel loro album d’esordio del 2008, Surfing, che dà anche il titolo alla canzone che vi propongo. La lotta, è una lotta contro le forze della natura piuttosto che tra uomo e uomo, come si vede nell’immagine di copertina, dove appare anche un pugnale Megapuss – Surfing

https://youtu.be/XDUnYfgfmdQ

Chris Tomlin, leader ed artista della worship music, la musica del culto, genere sconosciuto da noi, al di fuori degli oratori. Non così in America, dove esiste proprio questo filone, questa tematica, di cui fa parte anche questa canzone intitolata God Of This City Chris Tomlin – God Of This City

Che le mie parole siano poche, proprio giusto questo discorso, di Matt Redman. Qual’è la cosa migliore, se a parlare sono i fatti, o la musica? Matt riesce bene con questo Let My Words Be Few, un disco bello da ascoltare Matt Redman – Let My Words Be Few

 

Run To Me

Una Winter Melody per ricordare Donna Summer, canzone di Natale o classico, secondo me è rappresentativa di un genere pop melodico, anni ’70. Lei era una ragazza bella, la sua voce calda, la musica accogliente per una giornata invernale sotto le coperte Donna Summer – Winter Melody

E’ un genere erotico soft-core questa Love To Love You Baby, degli stessi anni 1975-76. Tutti sanno cosa significa love, ma più che le parole in questa canzone sono i vocalizzi a rendere questo brano così caratteristico ed originale Donna Summer – Love To Love You Baby

Air Supply tra gli anni ’70 e gli anni ’80 con questo successo che tutti ricorderanno. Programmato dalle radio, veleggiava nelle hit parades. All Out Of Love, tutto al di fuori dell’amore, quindi in controtendenza e anticonformisti rispetto alla moda di quegli anni Air Supply – All Out Of Love

I’d Love You To Want Me, di Lobo, melodia familiare, anche per essere stata tradotta nella nostra lingua, non mi ricordo da chi. Il successo è comunque dell’anno 1972 ed il titolo tradotto penso che sia: mi piacerebbe che tu volessi me Lobo – I’d Love You To Want Me

Osannata, celebrata, cantata e decantata, questa Massachusetts, sempre degli anni d’oro dei Bee Gees. La propongo in onore di Robin Gibb, che aveva costruito con i suoi fratelli la fortuna anche per merito di canzoni come questa Bee Gees – Massachusetts

I Started A Joke, iniziai uno scherzo, un titolo ironico, la canzone poi è seria anche perchè si accorge che lo scherzo è su di lui, inizia a piangere, poi muore. Una fine drammatica, per questo capolavoro targato fratelli Gibb 1969 Bee Gees – I Started A Joke

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Run To Me, corri verso di me, canzone veramente epica, memorabile, correranno anche i ricordi, le sensazioni e le emozioni, tutto in una manciata di minuti. Con questa musica, altre parole sono superflue Bee Gees – Run To Me

https://youtu.be/5Njp-NeuZ6M

Anche una canzone d’amore nel repertorio di Robin, che aveva cantato Juliet, nel 1982. Il sound è tipico di quegli anni, profusione di strumenti in una cacofonia dove c’è anche spazio per la voce a volte un po’ in falsetto di Robin Robin Gibb – Juliet

Canzone tipicamente estiva, la sentivo a Radio Monte Carlo, sempre negli anni ’80. Si intitola Boys Do Fall In Love, e la traduzione è i ragazzi si innamorano. Robin in quegli anni aveva abbandonato il genere degli esordi e si era lasciato andare alla spensieratezza Robin Gibb – Boys Do Fall In Love

Words, parole, titolo semplice essenziale di un brano entrato nella storia. L’album che lo contiene, non per nulla, è una raccolta di successi dei Bee Gees intitolata Mythology; una proposta di stasera sempre all’insegna del ricordo Bee Gees – Words

Mind

Una svolta da dare alla vita, un taglio come Lloyd Cole ha intitolato la sua canzone. Cut Out, inclusa nell’album Music in A Foreign Language, musica in lingua straniera. Coraggio e creatività che non mancano davvero, ce lo ascoltiamo allora Lloyd Cole – Music in A Foreign Language

In piena era psichedelica, bisogna risalire a 45 anni fa per trovare questo brano dei Pink Floyd, Chapter 24, del 1967. Rimasterizzato nel 2011, sempre attuale a riprova che i classici e la buona musica non vanno mai in pensione Pink Floyd – Chapter 24

La Tv ed il caffè, la prima soporifera, il secondo tiene svegli. I Blur li hanno messi giustamente insieme in questo brano del 1999, un successo intitolato Coffee And TV, che noi adesso ci ascoltiamo Blur – Coffee And TV

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I’m Not There, original soundtrack del film omonimo in Italia tradotto in Io non sono qui. Si tratta di un film biografico sulla vita di Bob Dylan e la colonna sonora che ci ascoltiamo è dei Sonic Youth, gruppo alternative americano da più di 30 anni sulle scene

Sonic Youth – I’m Not There

Consequenziale al brano precedente, quanto meno dal punto di vista logico, questa Where Is My Mind? per la voce di Pixies gruppo musicale di Boston, nato negli anni ’80 come i Sonic Youth.

Da notare che anche questa canzone aveva fatto parte di una colonna sonora, il film era A Matter of Degrees, uscito in Italia con il titolo a tutto rock nel 1990   Pixies – Where Is My Mind?

La misura della tua vita. Size Of Your Life e sono i The Promise Ring a cantare e prendere la misura. A volte è difficile trovare la taglia di un paio di pantaloni, immaginiamoci quanto lo possa essere quando la si debba trovare misurando l’esistenza umana The Promise Ring – Size Of Your Life

Real Love, ed è il rock scatenato di Lucinda Williams a parlare. Una canzone che non sembra neanche una canzone d’amore, sostenuta e ritmata dalle vibranti chitarre elettriche, mentre le due parole del titolo vengono scandite ripetutamente Lucinda Williams – Real Love

Ricalcando un titolo analogo dato dai Rolling Stones, i Cowboy Junkies hanno intitolato questo loro brano Sweet Jane. Identico il nome e l’aggettivo ma la canzone è diversa, My Sweet Lady Jane è più famosa ed i Rolling Stones sono molto più conosciuti. L’album stesso dei Cowboy ha una connotazione più modesta, è una raccolta di registrazioni scelte da studio Cowboy Junkies – Sweet Jane

Il vagabondo triste, The Blue Drifter per la voce di Steve Wynn. Un brano che ha più di vent’anni, ma che sento stasera per la prima volta. Una canzone adatta a chiudere in maniera sfumata questa lunga serata, c’è anche un sassofono alla fine….Steve Wynn – The Blue Drifter

Home

Everything’s Not Lost, tutto quello che non ho perso, traduzione liberamente ispirata dal titolo di questa canzone dei Coldplay, complesso musicale del momento. Hanno appena fatto un concerto a Torino, quindi mi sembra giusto proporli all’inizio di questa scaletta   Coldplay – Everything’s Not Lost

Credente part time. Giustamente, mica si può essere idealisti 24 ore su 24. Ci si deve anche rilassare, magari ascoltando una bella canzone, come questa dei Boy & Bear. Il titolo è Part Time Believer, fa parte di un album recente Moonfire, album composto da 11 brani, pubblicato nel 2011 Boy & Bear – Part Time Believer

Sangue, canzone dei The Middle East, a cui si può perdonare questo titolo o inusuale, anche perché in realtà questo brano è molto dolce ed orecchiabile. Un uomo ed una donna disegnati si abbracciano in copertina, quindi più che globuli rossi o bianchi, sarà amore….The Middle East – Blood

Faker è un gruppo australiano di Sidney e ci fanno ascoltare The Familiar, un brano movimentato del 2005. Traduzione intuitiva per il titolo della canzone, mentre il loro nome, nella nostra lingua significa impostore. Accidenti a questo Faker – The Familiar

E’ meglio che sia a casa presto. E’ Busby Marou a cantare questa canzone dal titolo condivisibile. Le cose da fare non mancano, e se torniamo, non è certo per riposare o metterci sul divano. Se poi riusciamo a farci entrare una canzone, come questa Better Be Home Soon……. Busby Marou – Better Be Home Soon

Bob Evans, presenza ormai fissa in questo blog, ci fa ascoltare stavolta My Big Mouth, la mia grande bocca. C’è una coincidenza con questo titolo. Bob Evans è infatti anche il nome di un’azienda alimentare di piatti liofilizzati già pronti Bob Evans – My Big Mouth

Da un capo all’altro, non del mondo, del corpo umano. Dalla bocca, ai piedi con Fall At Your Feet titolo di questo brano molto bello e melodico, cantato da Clare Bowditch And The Feeding Set, nome lungo di questo complesso musicale australiano Clare Bowditch And The Feeding Set – Fall At Your Feet

Jebediah, nome un po’ mediorientale di questo gruppo. Australiani anche loro, ci fanno ascoltare Leaving Home, un disco del 1997. In copertina degli omini con un disco volante sopra le loro teste, e viene il dubbio che Home, non sia la casa, ma il pianeta terra Jebediah – Leaving Home

Little Red, ovvero cinque ragazzi con questo brano intitolato semplicemente Coca Cola. Tutti sanno cos’è, loro invece li vedo e li ascolto per la prima volta  Little Red – Coca Cola

Sono stato macchiato, I’m Stained, e a cantare questa macchia, The Superjesus, iperbolici ed eccessivi in questo nome che si sono voluti dare. Anche la musica non è da meno, ma non disturba neanche e si ascolta volentieri The Superjesus – I’m Stained

Cats and Dogs

P.C.C. Potrebbe essere Partito comunista combattente, è invece la sigla di questa canzone dei Green River. Se il terrorismo non centra, è solo pop alternativo. Siamo ancora nel secondo millennio, le lancette del tempo per questo brano si fermano al 1990 Green River – P.C.C.

Minnah Karlsson è una giovane cantante svedese, di poco più di vent’anni. Siamo nel cuore della vecchia Europa. Perché non cominciare da lei, visto che stasera è anche la serata dell’eurofestival? Questa canzone è Calleth You Cometh I, chiama tu, vengo io Minnah Karlsson – Calleth You Cometh I

Un luogo americano, e una canzone anch’essa americana, nel senso di folk. Protagonista Mason Jennings, nell’occasione accompagnato da una chitarra ed un’armonica a bocca. Il brano è molto breve e si intitola Memphis, Tennessee Mason Jennings – Memphis, Tennessee

Un ragazzo ricorda alla fidanzata che è Natale, ecco perché questa canzone si intitola Christmas Baby. E’ cantata da Garrett Dutton III, più conosciuto con il nome d’arte di G.Love. Un brano bello da ascoltare, non prettamente natalizio, quindi va bene anche adesso G.Love – Christmas Baby

Ray LaMontagne con You Are The Best Thing, brano che dà il titolo all’album omonimo, del 2009. Tu sei la cosa più importante, musica quasi soul per questo autore quasi quarant’enne, ex operaio arrivato alla musica non giovanissimo Ray LaMontagne – You Are The Best Thing

How ‘Bout You?, brano country della Yonder Mountain String Band. Si tratta di un disco del 2006 per questa band dal nome così lungo, spesso abbreviato con le iniziali YMSB. Sembra difficile la traduzione, poi a vedere bene c’è quell’apostrofo, quindi sarebbe How About You? Come stai?  Yonder Mountain String Band – How ‘Bout You?

28428808_136b0cc6db.jpg Nel regno delle cose normali, ecco i due animali domestici per eccellenza Cats And Dogs, cani e gatti. Rivali e ostili tra di loro, possono essere anche amici, come i due personaggi che si abbracciano in copertina. Autore del brano The Head And The Heart , la testa e il cuore, altro binomio e dualismo essenziale The Head And The Heart – Cats And Dogs

Gli The Avett Brothers in una registrazione dal vivo del 2010. Il titolo di questo brano è Shame, vergogna, nel senso di peccato, l’atmosfera che circonda questa canzone è invece di esaltazione ed euforia, in un clima veramente live  The Avett Brothers – Shame

In Messico, con una canzone degli The Staves. Brano melodico, sembra un po’ datato, invece è abbastanza recente, del 2011. La voce di questo gruppo è rigorosamente solista, nel senso di femminile e romantica insieme The Staves – Mexico

Sarah Jarosz, americana poco più che ventenne, polistrumentista, di successo e di talento. Solitaria e solista in questa interpretazione, ci fa ascoltare Run Away, fuggire. Starà scappando da sola, o in compagnia? Sarah Jarosz – Run Away

Lizzy

ll nostro mondo adesso. Canzone di vent’anni fa dei Coffin Break. Nella copertina del disco una coppia con abiti nuziali vistosamente sporcati da macchie rosse, non si sa se di vernice o di sangue. Loro però sono felici, e si osservano in un quadro dove sono sorridenti, puliti, vestiti alla stessa maniera Coffin Break – Our World Now

Once In A While, titolo veramente minimale di questa canzone degli Harvey Milk. La traduzione è una volta, in un momento. Sembra quindi una cosa che si possa fare subito, come ascoltare questa canzone, che dura lo spazio di poco più di 3 minuti Harvey Milk – Once In A While   

Lizzy Melvins Houdini. Nell’ordine, titolo autore ed album. L’ultimo nome ci fa capire la connotazione magica di questo disco, come ci fa capire anche il cagnolino con due teste nell’immagine di copertina, mentre due bambini lo guardano felici Melvins – Lizzy

Thin Lizzy è il nome di questo autore. Thin è un aggettivo, si riferisce alla magrezza. Borderline, il titolo, vuol dire di confine, e mi sembra venga usato per indicare degli individui con problemi, ai margini di una vita normale Thin Lizzy – Borderline

Un uomo in posizione acrobatica, può stare così perchè è sott’acqua, non soggetto alle leggi della gravità. Presumibilmente, potrebbe trattarsi dell’autore di questa canzone, Donavon Frankenreiter. Il suo brano rock, Hit The Ground Running, partire con slancio Donavon Frankenreiter – Hit The Ground Running

Lonely, brano di Mishka. Non sarà per caso russo, viene da pensare. Invece no, è caraibico, delle Bermude, per l’esattezza. Fa il solitario, come dice il titolo della sua canzone, e come si vede anche nella copertina del disco, lui da solo con il mare dietro Mishka – Lonely

Ancora un titolo semplice, questa volta per la voce di Zach Gill, che ci fa ascoltare Family. Lui dorme sopra ai giocattoli e al disordine. Tranquillo e beato, si gode questa scelta di vita, si rilassa e ci fa ascoltare questa sua bella canzone Zach Gill – Family

Ancora Mishka, autore che trovo interessante, sempre dallo stesso disco, l’album intitolato come lui, Mishka, del 1999. Questa volta ci fa ascoltare Johannah, penso il nome di una donna. La canzone è melodica e romantica, quindi di easy listening Mishka – Johannah

Long Beach Shortbus, sembra il titolo, in realtà è il nome dell’autore. Shortbus, della lunga spiaggia, ci fa ascoltare California Grace, disco del 2006, musica del programma televisivo di MTV Laguna Beach – Summer Can Last Forever, ovvero, l’estate può durare per sempre Long Beach Shortbus – California Grace

Planet

Sul sedile posteriore della mia auto…….con Paul McCartney e la sua prima moglie Linda. The Back Seat Of My Car è il titolo di questa canzone, disco del 1971, ristampato in questi giorni. Già lo conoscevo, ma lo riascolto volentieri Paul McCartney; Linda McCartney – The Back Seat Of My Car

12 Fingers, titolo di questo brano. A riuscire in questa impresa, di avere dodici dita, sono gli Young The Giant, nel loro ultimo disco. Ipotesi non verosimile, ma interessante, rende questa canzone allegra, tipica del loro stile Young The Giant – 12 Fingers

Planet Health, la salute del pianeta, tema molto attuale, sentito anche dagli Chairlift, che nel 2008 vi hanno dedicato anche il brano che ci andiamo ad ascoltare. Una voce femminile, canta in maniera accorata, verso la fine questa canzone diventa ritmata e un po’ dance Chairlift – Planet Health

Helplessness Blues, la debolezza del Blues. Sarebbe interessante chiedere ai Fleet Foxes, cosa intendono. Detto così sembra un concetto astruso. Lasciamo allora che parli la loro musica, veramente genuina ed artigianale, fatta con le chitarre e poco più Fleet Foxes – Helplessness Blues

How It Ends, come va a finire? Proprio una bella domanda, a tutti piacerebbe saperlo. Loro lo dicono al ritmo di questa canzone, si chiamano Devotchka, e giusto per complicare il loro nome, già difficile, nella copertina del disco girano la k al contrario Devotchka – How It Ends

Cartoline dall’Italia, a mandarle un gruppo che si chiama come la capitale libanese, Beirut. Il titolo originale è Postcards From Italy, canzone che ha fatto anche da colonna sonora del film Palermo Shooting, per la regia di Wim Wenders Beirut – Postcards From Italy

Guns Out, traducibile in fuori le pistole! Ma non si diceva, mani in alto!? A prendersi certe libertà originali, sono sempre loro, gli Young The Giant, con questa canzone, che a me è piaciuta davvero, ecco perché li ripropongo nuovamente Young The Giant – Guns Out

Non smettere, Don’t Stop. E’ proprio quello che cerchiamo di fare anche noi, seguiti immediatamente dagli Foster The People, con questa canzone, caratterizzata da voci e coretti un po’ demenziali, ma tutto sommato piacevoli Foster The People – Don’t Stop

Erin McCarley canta la prossima canzone adatta ad un Sanremo americano, se ci fosse. Si intitola Love, Save The Empty, Amore, salva il vuoto. Come vedete la tematica è nazional-popolare, da festival dei fiori Erin McCarley – Love, Save The Empty

Missy Higgins , in Greed For Your Love, l’avidità per il tuo amore. Un’avidità a fin di bene, non deprecabile. La musica è accompagnata dagli arpeggi di chitarra, e dalla voce calda di Missy, canzone quindi dolce, da gustare, o da centellinare, magari con un superalcolico Missy Higgins – Greed For Your Love

Lucky Man


Camel, gruppo così chiamato, come la famosa marca di sigarette

Giocando su questa coincidenza, hanno messo il cammello, emblema di questa marca di bionde, nella copertina del disco. Disco che noi adesso ci ascoltiamo, si intitola Freefall, caduta libera, e sembra abbastanza attinente all’attuale momento Camel – Freefall

Da un simbolo del fumo, a un fondamento della musica, questo Lucky Man, brano fortunato degli Emerson, Lake & Palmer datato 1970. Penso conosciuto più o meno da tutti, non ha bisogno di tante presentazioni, essendo un classico Emerson, Lake & Palmer – Lucky Man

https://youtu.be/89g1P_J40JA

 http://4.bp.blogspot.com/-e_l4BoLbvJQ/TdS-9HsFVkI/AAAAAAAAAgI/fVN9ZZMlPZI/s1600/tiles-for-bathroom-decorating-30-500x375.jpgMay I? Posso? No, non devo andare alla toilette, ho semplicemente un biglietto per il concerto di Kevin Ayers al Paris Theatre, il 6 gennaio 1972. Non è uno scherzo, è proprio la data di questa registrazione, è talmente dal vivo che alla fine fa anche un discorso, ovviamente in slang rigorosamente inglese

Kevin Ayers – May I?

Meno di un minuto e mezzo, ma ricco di effetti elettronici in un happening strumentale e sonoro spettacolare e velocissimo. Sono i Cos a mettere in scena questa canzone, che si intitola Perhaps Next Record, forse il prossimo disco Cos – Perhaps Next Record

L’autore è Aranis, un nome che ricorda un moschettiere, ma qui non si tratta di favole, leggende o storie del passato. Siamo nella musica classica contemporanea, per proporre qualcosa di nuovo come è il caso di questo brano, intitolato Enjuminenna (per fortuna che c’è il copia/incolla) Aranis – Enjuminenna

Qualcosa di più….in linea con i miei gusti, quindi ancora Camel, ma non perché mi piaccia il fumo, semplicemente voglio tornare al pop, ecco allora questa Air Born, non il nome di una compagnia aerea, ma proprio il titolo di questa canzone Camel – Air Born

http://www.imageafter.com/dbase/images/architecture_exteriors/b2freeway001.jpgUn gruppo progressive inglese con 45 anni di vita, avendo fatto la loro apparizione nel 1967. Si chiamano Van Der Graaf Generator e ci fanno ascoltare questo brano, intitolato Refugees, rifugiati Van Der Graaf Generator - Refugees

 

Hide and Seek, nascosto nel buio, titolo in qualche modo ispiratore, mi induce a continuare l'ascolto di questa brano, così particolare. Cantato e suonato in modo strano dai Curved Air, nome che non dice tantissimo al di fuori della traduzione: aspetto curvo Curved Air - Hide and Seek

Inizia con l’organo, ma non perché sia un brano religioso, semplicemente in quegli anni si usava così. Un po’ mistico anche il titolo: Benedictus, degli Strawbs. Mi ricordo molto bene questa canzone, era il 1972 Strawbs – Benedictus

Pere Ubu, non africano, bensì di Cleveland, Ohio. Si tratta di un gruppo musicale, in attività dal lontano 1975. E’ con loro che penso di chiudere la scaletta di stasera. Un po’ di brio, dinamismo, per darci la sveglia e il buon umore. La loro canzone si intitola Breath, respiro Pere Ubu – Breath

 

Lost In The Trees

Una melodia, dolce e ritmata dal Canada, con il titolo più semplice del mondo. 1234, a farcelo ascoltare Feist, una cantante che abbiamo già avuto modo di conoscere Feist – 1234

Seguo i fiumi, I Follow Rivers, album e brano del 2008 di Likke Ly, artista svedese con questo nome orientaleggiante, ricorda nel modo di cantare Feist. E’ una ragazza giovane, essendo nata nel 1986, molto difficile il nome per esteso, Li Lykke Timotej Svensson Zachrisson Likke Ly – I Follow Rivers

https://youtu.be/Ww38Bz7mBGg

Dave Mason cantautore inglese degli anni ’70. Ricorda come figura il compianto Lucio Dalla. Un Lucio Dalla con i capelli, sposato, a differenza di Lucio. In rete ci sono anche delle fotografie del suo matrimonio. Questa interpretazione, del 1973, ha come titolo due tipiche espressioni inglesi: Baby…Please Dave Mason – Baby…Please

Un album molto raro, divenuto una perla per i collezionisti, poi reso disponibile da una pubblicazione realizzata in anni recenti. Protagonisti gli Uriel, band inglese che nel 1969 registrano Arzachel, loro unico album. Delle 6 tracce di questo lavoro, ho scelto Azathoth Arzachel – Azathoth

Sempre rock progressivo dall’Inghilterra, ma questa volta con i Caravan, gruppo senz’altro più conosciuto, anche per il numero di album realizzati, ben 36. In attività dal lontano 1968, ci ascoltiamo questo disco, Aristocracy, del 1971 in vinile, ripubblicato come cd trent’anni dopo Caravan – Aristocracy

https://youtu.be/M5kGiQAzwHQ

Í blíðu stríðí, e chiedo aiuto al traduttore che una volta tanto non uso dall’inglese, bensì dall’islandese all’italiano. La traduzione nella nostra lingua del titolo è veramente sorprendente: la cordialità della guerra. Si potrebbe pensare ad un rock scatenato, invece è una musica placida, per la voce di Rökkurró Rökkurró – Í blíðu stríðí

Hoppípolla, una parola quasi familiare che ricorda nella parte finale qualcosa abitualmente usato per cucinare. E’ il titolo di questa bella canzone, sempre islandese, questa volta per la voce di Sigur Rós. Il disco è del 2005, e la traduzione di hoppipolla è una parola inglese, Jumping, ovvero salto Sigur Rós – Hoppípolla

https://youtu.be/mZTb8WxEW78

Islanda, World Music, si è trattato solo di un excursus, una parentesi. Parentesi come il titolo di questa canzone, proposta dai The Antlers. Il linguaggio non è più islandese, è il linguaggio dei suoni non convenzionali, Parentheses questa canzone che ci propongono The Antlers – Parentheses

2496.jpg Walk Around the Lake, Lost In The Trees, rispettivamente titolo ed autore. Passeggiata intorno al lago, e fin qui va bene. Meno chiaro Lost in the trees, nome di questa band che tradotto sarebbe perso negli o tra gli alberi. Acustico, classico e folk, il genere che esprimono

Lost In The Trees – Walk Around the Lake