Violent Shiver

E’ duro dire di no. E lo so bene, infatti cerco di dire sempre di sì, quando mi chiedono il possibile. Per l’impossibile, ci stiamo attrezzando. Forse è un punto di vista comune a tanti, sicuramente anche gli Strypes, la pensano così Strypes – Hard to Say No

Cruel city, una città crudele. Come è stata oggi Bruxelles. Abbiamo ancora sotto gli occhi le immagini del terribile attentato. Triste barbarie nel cuore dell’Europa. Gli Augustines, questa città, l’avevano solo immaginata, e anche cantata Augustines – Cruel city

Un brano dalle atmosfere un po’ melodiche, fumose, rarefatte, per la voce di St. Vincent, nome d’arte di Annie Erin Clark, polistrumentista, cantautrice e compositrice statunitense. Molto giovane, nata nel 1982, qui ci delizia con  Prince Johnny – St. Vincent

Il prossimo brano si intitola Mercy, ma l’autore, o meglio gli autori, essendo una band, non sono francesi. Di Brooklyn, sono americanissimi. Hanno lo strano nome di Tv on The Radio, e ci è già capitato di ascoltarli Tv on The Radio – Mercy

La musica va sempre più forte, e ci fa correre un brivido, per l’esattezza un brivido violento, violent shiver. Qualcosa di più e di meglio di una ventata di aria fresca, sopratutto perché ci sono i suoni e la musica di Benjamin Booker – violent shiver

Una canzone divertente, o almeno cerca di esserlo. In linea con il soggetto, che è un giocattolo nuovo di zecca. Un brand new toy, come dice e canta Paul Weller, già leader dei The Jam, band popolare dell’era del punk in Inghilterra, oggi cantante solista Paul Weller – brand new toy

Il primo e l’ultimo. First/Last. Se si mettono insieme, nascerà qualcosa di interessante, come mi sembra sia questo brano che sto per proporvi. E’ cantato da una band olandese che ascoltiamo per la prima volta, gli Afterpartees – First/Last

Una semplice bella verità. Non ci vuole molta fantasia a raccontarla, a volte è sufficiente descrivere la realtà così com’è. Una verità che spesso siamo noi stessi a rovinare, con i nostri stati soggettivi. Riportiamo allora il tutto ad una sana essenzialità e ascoltiamo

A Simple Beautiful TruthWild Beasts

Il prossimo brano, si intitola moths, che si traduce come falene. Confesso la mia ignoranza e non sapendo cosa viuol dire questo termine, sono andato ad approfondire, prendendo in prestito la definizione da Wikipedia. Le falene sono degli insetti che, come le farfalle, appartengono all’ordine dei Lepidotteri. Hanno abitudini generalmente notturne. Interessante, adesso, il brano dei Racing Glaciers – Moths

You Won’t Remind It, non gli ricorderete. Chi? Che Cosa? Manca il complemento oggetto, al titolo. Non manca a noi la voglia di ascoltare anche questo pezzo, direi bello, dei Gambles – You Won’t Remind It

Rise Up

Dovrei essere la tua girlfriend? Con un po’ di fantasia, o realismo, amore o passione, magari sì. Cosa c’è di strano…… Ed è questo che chiedono i Servant, con il titolo del prossimo pezzo (I Should Be Your) Girlfriend? Brano divertente, easy listening The Servant – (I Should Be Your) Girlfriend?

Re-offender, reato, colpevole, ma questa parola potrebbe voler dire, recidivo. Anche se è così, trova comunque il modo di farsi piacere, con questo pezzo, niente male. A proporlo, con suoni pregevoli e fantastici, i Travis – Re-offender

La puntina gira in modo casuale, ma proprio per questo, senza una regola prestabilita, ci fa reincontrare i Travis. Una cosa che tutto sommato, non mi dispiace affatto. Perché no, si potrebbe dire. Si potrebbero sprecare tante parole, ma lasciamo spazio alla musica vera, quella che entra prepotentemente di scena con Where You Stand – Travis

Starting Over, e la mente corre, ad anni lontani quando John Lennon, prima di lasciarci, scrisse ed incise questa canzone. La prossima canzone si avvicina molto, come titolo, a quel brano. Anche gli autori, come stile, si rifanno ai Beatles. Sono gli inglesissimi Kula Shaker – Start All Over

Insorgere, sollevarsi. Cosa aspettiamo a farlo? Ci sono sempre le sirene, e noi ci lasciamo incantare. Forse è giusto, è bene che sia così. Come si dice, la paura fa 90. Senza problemi di sorta, ci pensa allora Ben Lee a darci il giusto la, con la sua Rise Up – Ben Lee

Una canzone musicalmente ardita, un po’ spericolata, anche se porta avanti un concetto largamente condivisibile e universalmente accettato, almeno a parole. Si tratta di essere antislavery, quindi antischiavisti, e loro sono gli Skip The Use – Antislavery

Sono centinaia, non perché siano tanti ma perché questo autore si chiama misteriosamente così. Chissà cosa vorrà dire, comunque il nome è Hundreds, il pezzo mi sembra di averlo già ascoltato alla radio, si intitola ten headed beast – Hundreds

Prima erano centinaia, adesso sono tutti. Quantità allargate, arrivano a coprire la totalità delle persone, dei soggetti in generale. Si tratta di “All”, come il titolo del prossimo brano, dei Blackbird Blackbird – All

Porta via la mia malattia. Molto bene, solo che qui, andiamo ad affrontare un problema ahimè molto comune, interessa, questo sì, la totalità del genere umano. Catch my disease e ad affrontare musicalmente questo scomodo e difficile argomento Ben Lee – Catch my disease

Occhi rossi, red eyes. Mi dispiace, non ci posso fare niente. Inutile pensare a ritocchi o correzioni al pc. Qui si tratta non di una foto, ma di una canzone, dei The War On Drugs. A portata di mano un collirio, anche se le luci sono normali e non abbagliano The War On Drugs – Red Eyes

Moving

Un avido piccolo cuore, o come si dice, un greedy little heart, in compagnia di un certo Gabriel Bruce, e la sua simpatica canzone. Atmosfera e suoni festanti, partiamo bene con questo nuovo autore, e il suo disco, dell’anno scorso Gabriel Bruce – greedy little heart

Queste mani, lavorano, costruiscono, ordinano, disfano, mimano, gesticolano. Non ci può essere un attimo di attesa, un momento di sosta, quando si è svegli. Una frenesia, espressione del nostro essere, e si tratta dei Belligerents, espressione della loro musica, con il brano These Hands – Belligerents

I’m a singer/songwriter! I’m originally from Denver, Colorado. But I’m now living in Los Angeles! Si presenta così nel suo spazio facebook Andrea Marchant. Per conoscerla meglio, proviamo stasera ad ascoltarla per la prima volta con  bella, horrida bella – Andrea Marchant

http://cdn.morguefile.com/imageData/public/files/c/chamomile/preview/fldr_2008_11_08/file0001194530639.jpgSi chiamano Detroit ed alzano il tono del ritmo e della musica. Li assecondiamo, ci adeguiamo e procediamo con la prossima canzone, Le Creux De Ta Main. Come vedete, non so bene a quale proposito, si parla sempre di mano Detroit – Le Creux De Ta Main

Sweet is the night. Forse Ben Lee ha ragione. Nessuno di notte ti può sgridare, rimproverare, biasimare, turlupinare. Potrà magari capitare di stare o sentirsi da soli, ma tutto sommato, non è una sensazione spiacevole. Godiamoci allora il suo pezzo, in tema Ben Lee – Sweet is the night

Chi si ferma è perduto. Con delle dovute eccezioni, però. Oggi era una giornata molto calda e afosa. Fermarsi era quasi obbligatorio. Ma forse, solo fisicamente. Il pensiero, quello rimane in movimento, come in movimento sono i Travis con questo pezzo, che non per nulla si intitola Moving – Travis

Dice e canta umilmente e sommessamente, un brano toccante ed intenso intitolato semplicemente sorry. Ad interpretarlo, accompagnata quasi solo da un pianoforte, l’artista belga An Pierlè – sorry

Tra poco tempo, partiremo per le vacanze. Molti di noi, faranno e saranno, passeggeri. In attesa che arrivi quel periodo, per adesso, musicalmente, c’è un passeggero, o meglio, il passeggero, the passenger, un brano di  Iggy Pop – The Passenger

Pioggia di primavera, Spring Rain. C’è stata, è passata, se n’è andata. Adesso è sopraggiunta la calura estiva, o se preferite la canicola estiva. E’ l’avvicendarsi delle stagioni, che dei pezzi, all’ascolto. Ancora un gruppo nuovo, i The Go Betweens – Spring Rain

Sono ancora le 22, quindi mancherebbero ancora 7 ore, ma vi voglio dire cosa succede alle 5 di mattina. Ve lo dico, e ve lo faccio ascoltare, con questo pezzo, anche questo, di An Pierlè, Parigi si sveglia, o meglio (Il est 5 heures) Paris s’éveille – An Pierlè

Any Wonder

James – Frozen Britain

Frozen Britain. Sarà una fresca Inghilterra? Come musica, lo è sicuramente. Come significato delle parole, forse no, essendo frozen più che fresco, congelato. In questo senso, si può condividere il termine, essendo questo paese molto tradizionalista e forse conservatore. Non so se è questo che vuol dire James, la sua musica però è interessante, eccola a voi

 

Kasabian – Stevie

Ma questo brano mi piace proprio, poi, si chiama un po' come me. Energico, elettrizzante, vivace, giovane, creativo, questo Stevie. Decido quindi di condividerlo, anche perché fa bene continuare ad essere un po' su di giri. Buon divertimento allora con i Kasabian

Paolo Nutini – Iron Sky

Una voce graffiante, incisiva, sotto un Iron Sky. Un cielo plumbeo, grigio, come quello che potrebbe esserci in Scozia, paese dal quale proviene il giovane cantautore Paolo Nutini, di cui ci ascoltiamo questa suggestiva interpretazione

Babyshambles – Fall from Grace

Sempre dall'Inghilterra, ma questa volta con un gruppo indie-rock. Ascoltiamo stasera per la prima volta i Babyshambles band formatasi nel 2004, Il cui leader della band è il cantante e chitarrista Pete Doherty. Il disco, una collezione di successi, è Sequel To The Prequel, album uscito l'anno scorso, Fall from Grace, il brano

Up In The Air – Thirty Seconds to Mars

Alle porte dell'Universo, nel bel mezzo del Sistema Solare. Siamo infatti a 30 secondi da Marte, come curiosamente ha deciso di chiamarsi questo gruppo. Ci accolgono con urla di giubilo, e la loro musica entusiasmante, al suono di Up In The Air

Bastian Baker – I'd sing for you

Mi piacerebbe cantare per voi, I'd sing for you. Benvenuta semplicità, arriviamo nel paese delle cose normali, con un cantante solista, un certo Bastian Baker, mai ascoltato prima d'ora. Da quanto vedo, ha fatto solo questo disco, ma mi sembra già famoso, ha un discreto numero di fans

Any Wonder – Yellow Ostrich

Da meravigliarsi, any wonder. Veramente. Un brano spettacolare, bello, di un certo Yellow Ostrich, pseudonimo dietro cui si nasconde l'americano, uscito quest'anno con il suo quarto disco, l'album Cosmos. Ci ascoltiamo appunto il brano  Any Wonder

Nite Jewel – Nowhere To Go

Non c'è un posto dove andare, Nowhere To Go. Lo dice e lo canta, aiutata da suoni elettronici e tecnologici, Ramona Gonzalez, musicalmente ed artisticamente nota come Nite Jewel

Hero – Friends of Emmet

Sono nati a Dublino, in Irlanda, ma adesso si sono stabiliti a Los Angeles, California. Veramente strana questa biografia, magari in futuro la approfondiremo. Si chiamano Friends of Emmet, e anche loro li scopriamo oggi con il loro brano

 

Onerepublic – Love Runs Out

Love Runs Out, l'amore si esaurisce. Bel problema. Ma non è l'amore, in sè e per sè. Sono le cose della vita, le cose umane, che per forza di cose si esauriscono. Tema serio su cui ho giocherellato un po', con un gioco di parole. Sono recidivo, ma pazienza! Era solo per presentarli

 

Biblical

La tanto rassicurante home, tra parentesi bianca (white), è il soggetto e l'oggetto del primo brano di stasera, di cui sono protagonisti i Dear Hunter, progressive rock band originaria di Providence, capitale dello stato americano di Rhode Island

Dear Hunter – Home (white)

BBC, possiamo definirli così, senza riferirci all'omonima stazione televisiva inglese. In effetti sono le iniziali di Bombay Bicicle Club, autori del prossimo pezzo. How Can You Swallow So Much Sleep, come si può fare a meno di tanto sonno, credo sia la traduzione Bombay Bicicle Club – How Can You Swallow So Much Sleep

Piove a Londra, oppure la pioggia di Londra. Scenario penso abbastanza consueto, nella capitale inglese. Adesso, un pochino anche qui da noi. L'afa estiva ci ha concesso qualche giorno di tregua, possiamo riprendere le consuete occupazioni, che a dir la verità non abbiamo mai interrotto del tutto. Ci aiuta un po' di buona musica, come questa di Heather Nova – London Rain

Biffy Clyro, è il prossimo autore. Mai sentito nominare, nè ascoltato. Ecco arrivato anche il suo turno, anche perché ha qualcosa di importante da cantare. Talmente importante, da definirsi biblico, biblical, che è poi il titolo della track che ci propone Biffy Clyro – Biblical

Se dobbiamo riferirci alla Bibbia, pensiamo anche al mondo che sarà, che dovrà essere. Quello in cui tutti, saranno fratelli e sorelle. Profeticamente, arrivano allora gli Avicii, ad avverare, almeno musicalmente, questo sogno. Ci cantano infatti

Hey Brother – Avicii

C'era una volta il sistema standard di registrazione, chiamato Dolby. Qualcosa scritto nelle musicassette di tanti anni fa. Qualcosa che usavamo quando sulle scene c'era un altro Dolby, un certo Thomas Dolby, che qui possiamo ascoltare in

Close But No Cigar – Thomas Dolby

Paura ed amore. Fear and love. E' il pianeta dei sentimenti, delle emozioni forti, ma è anche il pianeta di una musicalità vellutata, intensa, e profonda. Quella che ci arriva dalla voce di Morcheeba. Ci accompagna per i prossimi 5 minuti

Morcheeba – Fear and love

Sembra un pezzo rap, e forse all'inizio, un pochino lo è. Poi però cambia, e si sente la musica, quella vera. Siamo sulle stelle, Stars, con scritto tra parentesi Hold On, la cui traduzione è resistere. Lo facciamo anche noi, mantenendo alta la bandiera della musica, con gli Youngblood Hawke – Stars (Hold On)

E' un tempo veloce, passa in fretta, manca sempre, non ci basta mai. E' talmente poco che, lo prendiamo in prestito, è quindi un borrowed time, come dice il titolo. Protagonisti di questo brano, i Parquet Courts – Borrowed Time

 

Altra novità di questa sera, una certa Bettie Serveert. Ho usato il singolare femminile perché in effetti sono stato ingannato dalla vocalist. Si tratta invece di un complesso indie rock olandese, che ci fa ascoltare Attagirl – Bettie Serveert

Carrousel

Se avessimo una seconda possibilità. Probabilmente ciò di cui parla questo pezzo, con un titolo un po' surreale, Being Borned Again, essere nato di nuovo, di Hoots & Hellmouth, autore o autori che penso di non aver mai ascoltato. Eccoli allora in scena Hoots & Hellmouth – Being Borned Again

Questi si chiamano A.C. Newman, non me li ricordavo, ma li avevo proposti una volta. Al loro bis, con strumenti rigorosamenti tradizionali, e una connotazione forse un po' folk, arrivano con The Troubadour, bella canzone il cui titolo significa il trovatore. Ricorda quindi l'opera di Verdi, con lo stesso titolo 

A.C. Newman – The Troubadour

 

Due volte Peter, cosa fa? Questo autore, che si chiama così, Peter Peter. Eccoci allora a fare la sua conoscenza. Magari in futuro approfondirò chi è e da dove viene. Per adesso mi accontento di dire che è di lingua francese, come potete anche ascoltare da questo Carrousel – Peter Peter

Andrea Perry. Abbastanza scontato dire che all'estero questo nome, è un nome femminile. Si evince anche dalla voce, inequivocabilmente di donna. Its In The Way, il brano che ci canta, abbastanza piacevole e di genere cantautoriale

Andrea Perry. – Its In The Way

Shaky Like The Flu, traballante come l'influenza. Penso il titolo si riferisca alla salute, e alla sua precarietà, durante la malattia. Niente di nuovo o di poetico in tutto questo. Diverso i discorso se anche questa cosa, se vogliamo banale, diventa il pretesto per farne una canzone. Prendiamo i Loquat, per esempio

Loquat – Shaky Like The Flu

 

Piccoli problemi di salute, che poi diventano grandi se trascurati. Adesso, mettiamoci pure l'obesità. Per la precisione, il sovrappeso di un personaggio di famiglia, una certa zia Bette, essendo il titolo, Fat Aunt Bette. Non puntiamo però il dito sui chili di troppo. Puntiamo invece il dito su Andrea Perry, visto che è lei la protagonista del pezzo Andrea Perry – Fat Aunt Bette

Shades, sfumature. Una bella canzone, che mi sembrava di avere già sentito. Tales in Space, gli autori. Primissima volta però, che li presento. Sono australiani, presenti su facebook con 4030 mi piace. Bella cosa questa cittadinanza virtuale. Avvicina i paesi e i continenti, anche se a ben vedere, ci pensa già la musica. Quella che adesso potrete apprezzare Tales in Space – Shades

Tra pochi giorni andrò al mare. Spero sia bello, azzurro, come sono abituato a vedere. In certi giorni, però, forse potrà capitare che sia verde, come questo Green Sea. Diverso, particolare, ma sempre da ammirare, vivere, guardare, e magari ascoltare, come questo brano dei Fear of Men – Green Sea

Senza paura di incontrare o conoscere gente nuova, ci imbattiamo adesso nei Beauties, che letteralmente vuol dire bellezze. Bene, molto bene, solo che il pezzo cantato è Without You, e non so se è un rimpianto, un auspicio o una speranza. Prendiamola bene, anche perché c'è il proverbio che dice: meglio soli che male accompagnati Beauties – Without You

Confidence

Nubifragi, colpi di vento. Spesso ci siamo trovati in questo ultimo periodo a chiudere le finestre. Le riapriamo adesso, visto che c'è una bella canzone, intitolata A Windows Open, dei First Aid Kit, non è male per iniziare la playlist di oggi

First Aid Kit – A Windows Open

Le mele rubate hanno il gusto più dolce. Proprio un ottimo insegnamento! E' quello che ci viene da Stolen Apples Taste the Sweetest, titolo di questo brano di Paul Kelly, dall'album Stolen Apples, pubblicato l'anno scorso dal musicista australiano

Paul Kelly – Stolen Apples Taste the Sweetest

 

Surfer Blood. Mai parlato di loro, mai ascoltati e proposti. E' venuto il momento di farlo adesso, sia perchè offrono una buona performances, sia perché il loro brano ci consente di aumentare l'intensità della musica, con un giusto ritmo. Ascoltiamoci allora Weird Shapes – Surfer Blood

Non è detto che sia confidenza, può anche trattarsi di fiducia. Sono due sostantivi comunque, se non proprio simili, strettamente collegati. Dovremmo ascoltare qualcosa un po' così, sottovoce, invece c'è la voce abbastanza impetuosa di Brett, con questo pezzo, che risponde al titolo di Confidence – Brett

In piena notte, potrebbe essere l'ora giusta per fare un sogno, o meglio, viverlo, attraversarlo. Walking On A Dream è l'immagine migliore, corrispondente al titolo e a questo brano melodico di Kate Miller-Heidke – Walking On A Dream

All Messed Up. Tutto incasinato. Bella, univoca, questa traduzione. Non molto poetica, ma realista. Tales In Space riesce a conferire a questo titolo una certa dignità, spogliandolo di questo significato banale, molto attinente alla vita di tutti i giorni Tales In Space – All Messed Up

Devotchka, nome abbastanza difficile, che ricordavo, anche per averlo proposto in un paio di altre occasioni. Ecco allora arrivare il tris con The Clockwise Witness, l'orario dei testimoni. Ci sarà qualcuno, chiamato a raccontare come sono andate le cose. Bando all'omertà, largo alla musica Devotchka – The Clockwise Witness

Gli eroi tornano a casa. Cosa c'è di più bello di poter festeggiare delle buone azioni? Ci provano musicalmente gli Head And The Heart con questa canzone, dal sapore un po' folk. Si intitola infatti Homecoming Heroes e ve la faccio ascoltare volentieri Head And The Heart – Homecoming Heroes

Un gruppo musicale che ruota intorno alle parole e alle emozioni del cantante chitarrista Paul Dempsey. Andiamo allora in Australia cambiando decisamente genere. Sono di scena con il loro rock alternativo i Something for Kate – Oh Kamikaze

Nonostante le tante pagine scritte di festivalmusicale, ecco una band importante che non avevo ancora presentato. Sono i Pogues, un popolare gruppo folk punk anglo-irlandese con un notevole seguito per il genere di musica assolutamente unico che produce. Shane MacGowan, è il cantante, e ci propone

A Pair Of Brown Eyes – Pogues

Landlocked

Un progetto musicale nato dall'incontro tra musica americana e musica brasiliana. E' questa l'idea che ha dato vita al supergruppo Little Joy, adesso con the next time around, un brano tranquillo, adatto per iniziare  Little Joy – the next time around

Un gruppo musicale proveniente dall'Alta Baviera, quindi tedesco. Sono i Notwist fanno musica elettronica, cantano in lingua inglese, abbiamo già avuto modo di ascoltarli. Bello questo brano, che vi propongo, ci dà un po' di ritmo e velocità. Viaggiamo allora con questo Kong – Notwist

 

Like dylan in the movies, Dtylan come nei film, ovvero, come non l'avete mai visto, o per lo meno come non l'avete mai sentito. Primo, non mi risulta sia stato un attore e abbia fatto dei film, secondo, il brano non è neanche suo, ma di

Belle and Sebastian – Like dylan in the movies

Così bravo ad essere in difficoltà, come dice questo titolo So Good at Being in Trouble. Dovrebbe essere esperto in problem solving, come si dice adesso, oppure essere equilibrista. Lo chiediamo, o meglio lo ascoltiamo da loro                                     Unknown Mortal Orchestra – So Good at Being in Trouble

 

Ode to viceroy, Ode al vicerè. A chi viene in mente di intitolare così una canzone? A un cantautore canadese, molto giovane. Classe 1990, si chiama Mac Demarco, ed è autore di questo pezzo, peraltro molto bello

Mac Demarco – Ode to viceroy

 

Una cantante Country-pop emersa come una degli artisti olandesi di maggiore successo della sua generazione con il suo esordio del 1998 che ha scalato le classifiche, World of Hurt. Nata il 13 maggio 1977, ad Almelo, Olanda,

Ilse DeLange la ascoltiamo adesso con When We Don't Talk

All The Pretty Ones, tutte le belle. Non solo ragazze, ma anche canzoni. Come questa, cantata da Say Hi, molto ermetico non solo nel nome, ma anche in certi titoli. L'album, che conteneva infatti questo brano era Um, Uh Oh, del 2011. Strano, ma vero! Say Hi – All The Pretty Ones

Senza sbocco sul mare. Come la Svizzera, o l'Austria, o una non meglio precisata landlocked, titolo della prossima canzone, cantata e suonata molto bene dai 

Fanfarlo – Landlocked

 

 

 

La Signora Fredda. Strano, per una donna, poi a luglio. Il nome è proprio Mrs Cold. Forse è fredda di sentimenti. Loro invece sono molto caldi e appassionati, nell'interpretazione, e sono i

Kings of Convenience – Mrs Cold

Immediate Life Sentence

Quiet little voices, tranquille vocine, che poi tranquille non sono tanto. Cantano infatti a squarciagola e noi ascoltiamo e ci divertiamo insieme a loro i We Were Promised Jetpacks, band indie rock di Edimburgo Scozia, la ascolto per la prima volta We Were Promised Jetpack – Quiet little voices

 

Ancora in viaggio, a scoprire un'altra novità. Questa volta andiamo dall'altra parte dell'Atlantico, in America a Baltimora, con il gruppo musicale Sinth pop, New Wave e indie rock dei Future Islands, autori della prossima canzone

Seasons (Waiting On You) – Future Islands

Tra qualche giorno, andrò in vacanza, e la prima cosa che farò è salire su un aereoplano. Passerò un paio di ore in cielo, sperando di essere sufficientemente rilassato. Loro, mi sembra lo siano. Sono i Fanfarlo e si prendono tutto il tempo necessario e utile per questo pezzo intitolato proprio

Life in the Sky – Fanfarlo

 

 

Pompeii. Ma sarà la mitica città della Campania, quella dove ci sono i reperti archeologici? Non lo so, da notare la scrittura del titolo, con la doppia i. L'album invece era Bad Blood, dell'anno scorso. Il brano all'ascolto è il n.1, ed anche quello di maggior successo. Di scena i Bastille – Pompeii

 

Week to week. Di settimana in settimana. Le stagioni si avvicendano, il tempo passa, si cresce, si invecchia, si vive, si muore. E' tutto inevitabile, e fino a quando qualcuno non ci spiegherà il senso di tutto questo, dovremo rassegnarci. Sembra un po' anche questo il senso del brano di                      The Cave Singers – Week to week

 

Sharon Van Etten, è autrice ed interprete della prossima canzone. Una bella canzone, anche per il titolo, molto positivo ed ottimista. Ogni volta che si alza il sole. Bello, vero? Forse in inglese, ancora di più

Everytime the Sun Comes Up – Sharon Van Etten

I Bet On Sky era un album pubblicato un paio di anni fa dai Dinosaur jr. Dieci canzoni, di cui la penultima, la n.9 era questa Recognition. Non è male e ve la faccio ascoltare scommettendo sul cielo, un cielo che oggi sembra non ci voglia lasciare

Dinosaur jr. – Recognition

Ancora bella musica. Questa volta ci sono i Gap Dream, anche loro all'esordio su fm. Per il momento non trovo uno straccio di biografia per presentarli. Forse, per questa canzone non è necessario. C'è già la loro musica, la loro

Immediate Life Sentence – Gap Dream

 

 

Scomodo, goffo, impacciato, maldestro, sgraziato, inopportuno, difficile, legato. Sono tante le definizioni che traducono l' inglese awkward, aggettivo corrispondente alla prossima canzone dei San Cisco – Awkward

Sono bambini, kids. Hanno una giovane età ma al giorno d'oggi sono sgamati. Quindi anche se sono piccoli, possono essere pericolosi. In due poi……. Sono infatti Two Kids i protagonisti del prossimo brano, dei Cassettes Won't Listen – Two Kids

Dove Nessuno Va

Il look di sabato, è perfetto per me. Saturday Looks Good to Me. Non importa se il sabato è già passato, va bene lo stesso, possiamo farcene una ragione, anche perché questo è il nome originale della band che vi sto per presentare, con il brano

Invisible Friend – Saturday Looks Good to Me

Sabato, domenica e lunedì. Era un film televisivo del 1990 diretto da Lina Wertmüller, tratto dall'omonima commedia di Eduardo De Filippo. Lunedì, per fortuna, non è ancora, almeno in questo momento. Godiamoci gli ultimi scampoli di domenica, giorno religioso per molti. Arriva infatti adesso un bel brano intitolato

Cathedral Rings degli The Appleseed Cast

Una voce che definisco soul, a giudicare dal tipo di musica che sto ascoltando. Anche lei, è qui per la prima volta, si chiama Sharon Jones ed è in compagnia dei The Dap-Kings, infatti il nome completo è Sharon Jones & The Dap-Kings, ci racconta, o meglio ci canta di un lungo periodo sbagliato

Long Time, Wrong Time – Sharon Jones & The Dap-Kings

Le mani tremanti d'argento. Se sono così, danno però un'ottima prova, almeno dal punto di vista musicale. Infatti, non può che essere così, essendoci la mano, o meglio lo zampino, l'estro, la fantasia e la creatività dei Flaming Lips, che tornano per l'occasione con Silver Trembling Hands – Flaming Lips

Brava anche lei, e pensate, pure lei, non c'è mai stata, qui su questi schermi. Si chiama Gemma Ray e ha questo nome che ricorda molto quello di Lana del Rey, non essendo però, almeno qui da noi, così famosa. Il brano che ci fa ascoltare è

Trou De Loup – Gemma Ray

Tomas Barfod e Nina K. Sono insieme, non so se stabilmente, o solo per questa canzone. Non lo so, anche perché è la prima volta che li ascolto e li sento nominare. Li inserisco volentieri nella playlist di oggi, così piena di nomi nuovi. Il loro brano,

Pulsing – Tomas Barfod, Nina K

 

Dove nessuno va. Un bel problema, mancheranno dei servizi essenziali, una qualche forma di assistenza verso le persone. Non importa, a loro non interessa, vanno avanti per la loro strada, suonando e cantando Where No One Goes, John Powell e Jonsi

In un mondo di cattiverie e malvagità, proprio l'ultima cosa, o l'ultima persona di cui abbiamo bisogno. Attenzione, fermi tutti, arriva il vendicatore, ovvero Avenger. E' ben accompagnato, essendo loro, da parecchio tempo conosciuti. Sto parlando dei Bamboos – Avenger

Quattro stagioni in un giorno. Un po' eccessivo, la variabilità metereologica non è ancora arrivata a tanto. La fantasia letterale e musicale, quella invece sì. E' ben manifestata dal prossimo brano dei Crowded House, intitolato appunto

Four Seasons In One Day – Crowded House

Sono Melody Maker, ovvero costruttori di melodia. Al secolo sono conosciuti come il gruppo britannico dei The Kooks, fondato nei primi anni del nuovo millennio e arrivato al successo nel 2005 con alcuni singoli pubblicati per la Virgin UK. Ricordiamo tra essi "Eddie's Gun" e "Sofa Song", che ottennero buoni piazzamenti nelle classifiche. Avremo occasione di presentarli, adesso vi faccio ascoltare, per l'appunto 

Melody Maker – The Kooks