Masterpiece

Sono uscito stamattina, e devo dire che era molto meglio di ieri sera. La nebbia grazie al cielo si era dissolta, e oggi era solo un ricordo. Al suo posto, un pallido sole, che per quanto pallido, era ed è pur sempre un sole, che adesso che sono quasi le 3 del pomeriggio, è più luminoso. Pamela adesso sta guardando un film, Manu sta cucinando le lasagne per stasera. Abbiamo finito di mangiare da poco. Prima di andarmene un po’ a riposare, sto ascoltando un po’ di musica, scrivendo contemporaneamente queste poche righe. E’ una domenica pomeriggio abbastanza tranquilla, facciamo tutto sommato le solite cose, io però questo pomeriggio vorrei uscire, non credo sia bello passare troppo tempo a casa, e poi ci starò già stasera. Farò magari una passeggiata, oppure andrò a trovare qualcuno, adesso non so. Sicuramente più tardi ci sarà un documento da finire, poi forse finalmente sarò libero. The Draft Horse – Jeff Ingersoll, Amythyst Kiah

Ho faticato un po’ prima di trovare il brano giusto da proporre. All’inizio non c’era niente che mi convinceva veramente, poi ho sentito degli accordi molto belli, e ho creduto interessante proporvi il precedente the draft horse. La questione è che adesso è arrivato un pezzo ugualmente bello, Song, Woman and Wine, che però ho già proposto, neanche da molto, passo quindi a qualcos’altro. Adesso c’è bullet proof, dei this is the kit, ed è più o meno la stessa storia. Una prova di proiettile già condivisa ultimamente, quindi passiamo ancora oltre. Penso per esempio a quanto sia brava questa Big Thief. Fa tutto da sola con la chitarra acustica. Solo chitarra acustica e voce. Questa è classe, ragazzi. Merita, quindi la faccio ascoltare anche a voi.  Masterpiece – Big Thief

Credo che non convenga stare troppo o tanto da soli, salvo che per fare delle cose valide e interessanti, come questo Masterpiece, che credo pensiate anche voi sia davvero una bella canzone. Voltando pagina, vado a trovare dei fratelli, che ho già conosciuto in passato e vi ho già presentato. Si chiamano The Barr Brothers, ma questo brano, penso di non averlo mai proposto. You Would Have to lose Your Mind – The Barr Brothers

Eccomi di nuovo qua, dopo che questo pomeriggio sono stato in ospedale a trovare mia cognata, che fortunatamente domani verrà dimessa. Uscito da lì, sono andato a lavare la macchina e poi, già che c’ero, ho fatto anche benzina. Tornato a casa, ho mangiato con i miei familiari e dopocena ho fatto una lunga chiaccherata al telefono con mio zio, che non sentivo da tanto tempo. Tra poco andrò a letto, ho intenzione quindi di concludere, proponendovi questo Tiger Striped Sky – Roo Panes

All is Well

Una vera fortuna non dover andare a prendere Pamela alla fine della sua serata. Dormirà da un suo amico, così anch’io me ne potrò stare in santa pace a fare le mie cose, qui a casa. On the Other Side – Blanco White

Le ho dovuto dare al telefono il numero della carta di credito, perché la sua l’aveva lasciata a casa. Ero al ristorante, e ho parlato un po’ forte. Spero non mi abbiano sentito, e se mi hanno sentito, spero non mi abbiano clonato la carta.

4 passi

Ad ogni modo, lei in quel momento stava facendo un acquisto online e per completarlo aveva bisogno di queste informazioni. Si trattava per l’appunto di cibo a domicilio per cena, da consumare a casa insieme ai suoi amici. Poi la spesa è andata a buon fine, e anch’io sono uscito dal ristorante. Metà di quello che avevamo ordinato ce lo siamo portati a casa dentro uno scatolone. Abbiamo fatto, io e Manu, 4 passi, ma proprio 4 passi di numero, visto che faceva freddo. Avrei voluto fare un giro in macchina, ma era problematico anche questo, essendoci molta nebbia. Good as Gold – The Apache Relay

Questo pomeriggio dopo alcuni mesi, ho tirato fuori dal fodero la chitarra. L’ho preso in mano e ho fatto tra me e me un’amarissima constatazione. Probabilmente non la suonerò mai. Mi serve solo a trovare degli accordi ed armonizzare i pezzi. Vivo di musica, senza suonarla, purtroppo. Magari la ascolto, la presento, la propongo, la condivido, la invento anche, ma purtroppo non la suono. Non so se questo sia giusto o sbagliato, probabilmente è sbagliato, ma è così. Se si trattasse di sapere e memorizzare 4 accordi, potrebbero suonare tutti. La questione vera è che suonare vuol dire dare espressione ad un oggetto inanimato, quale è uno strumento musicale, e purtroppo io non riesco. Secrets – Radical Face

Mi sono dimenticato di dire una cosa: io la musica la canto, anche. I risultati purtroppo sono modesti, ma nella vita si fa quel che si può. All’inizio di novembre dell’anno scorso ho pubblicato un disco, che ho intitolato niente è impossibile. Niente è impossibile, perché in quel momento mi sembrava eccezionale pubblicare un disco, e forse lo era, in quel momento, però. Adesso la penso in maniera un po’ diversa. Sono molto perplesso e scettico sul risultato, però, fatemi dire una cosa, il disco c’è. Giudicate voi, allora, e cercatelo, se volete. In questo momento preferisco presentare e condividere altre cose, come questo Byegone – Volcano Choir

La musica, quella che mi sta arrivando sugli auricolari di questa cuffia, è molto allegra e festosa. Infatti la trovo propositiva, stimolante. Mi induce a pensare, scrivere, elaborare progetti e obiettivi. Non che si possa fare granché alle 11 di sera, però mi sento, ci si sente, con il mondo in mano. Tra poco sarà ora di andare a letto, mi godo però ancora un paio di ore di libertà. Non c’è nessuno che mi sta chiedendo qualcosa. Le cose che avevo in sospeso le ho sistemate, tutte o quasi tutte. Adesso sono tranquillo, fatemelo dire. All is Well – Austin Basham

Gigantic

Ho appena finito di mangiare una pizza e sono tornato da poco a casa. Il mal di testa mi ha indotto a prendere una pastiglia e adesso sono alla ricerca di una distrazione, un diversivo. Quale migliore occasione di sentirsi un po’ di buona musica, aggiornando il blog, visto che è da un po’ di giorni che non lo faccio? Eccoci qui, dunque. Questi ultimi giorni sono stati direi un po’ incalzanti. C’è stato come al solito il lavoro, qualche rievocazione storica, qualche impegno pubblico e forse quasi istituzionale. Sto scherzando, naturalmente. Continuerò ad essere un signor nessuno, però, però, a volte mi piace scherzare, facendo finta di essere quello che non sono. We Danced Last Night – Dancing Years

Per fortuna siamo a metà settimana. Oggi è stata una giornata impegnativa, domani più o meno la stessa cosa. Sono impegnato adesso nella scansione di un contratto e nella trasmissione di alcuni documenti, attività non particolarmente entusiasmanti. Ad allietare la giornata, arriva questo brano che proprio mi stimola, ad andare avanti. La voce è quella di Eddi Front – Gigantic

Forse mi devo impegnare a riscoprire qualcosa di italiano, visto che stasera ci sarà il karaoke, quindi per forza di cose, dovrò ascoltare qualche brano prima di salire sul palco a proporlo. Oltre ad indovinare la giusta tonalità, ci vuole anche una certa dose di sfrontatezza, coraggio oppure incoscienza. Certo, non sono in uno stadio, ci saranno una ventina di persone, però, io ci terrei a fare bella figura. Le due ragazze che dirigono questo karaoke sono molto bravi, sanno coinvolgere gli avventori del locale, mettendoli anche a proprio agio. Vedremo quindi se canterò qualcosa anch’io, e cosa riuscirò a fare. Mail the Horse – Kid Gloves

Fa freddo e per scaldarmi mi sono fatto una doccia. Ho messo il riscaldamento a 25 gradi, forse un po’ troppo, adesso lo abbasserò. Non vorrei rendermi complice dell’inquinamento atmosferico. Oggi comunque sono stato bravo, sono riuscito a non usare l’auto, ma credo che stasera mi possa essere indispensabile.

Atmosfera

Mi piacerebbe parlare di qualcosa di originale, ma ho paura che non lo posso ancora fare. Scorre tutto come sempre, tra computer, carte, libri e lavoro. Domani mattina spero di concludere il mio ultimo brano, e poi la prima cosa che farò è metterlo su soundcloud. Spero che la risposta sia migliore rispetto agli ultimi, che mi sembra abbiano avuto pochi ascolti. The Roundabout – Ridley Walker

Ecco infatti che sono riuscito nell’impresa, ma ve ne parlerò più avanti. Adesso devo correre, verso nuove mete, che paradossalmente sono sempre le solite, ovvero scartoffie varie che devo fare per guadagnarmi la giornata. Cerco almeno di non farmi mancare la musica, che ho attaccato proprio adesso. We were giants – Stornoway

Stamattina un mal di testa, come non mi capitava da diverso tempo, ha un po’ rovinato l’inizio della mia giornata. Sono comunque uscito presto e ho potuto procedere con la mia giornata di lavoro. Non mi sono fatto mancare medicine e pastiglie che prendo sempre, in queste occasioni. Il malessere è durato per diverse ore, adesso per fortuna sto un po’ meglio. Adesso sto perdendo un po’ di tempo, senza fare niente di speciale o di concreto.

La lavastoviglie

Dopo pranzo ho un po’ riposato, non prima di avere sistemato la cucina, mettendo i piatti e le stoviglie nella nuova macchina che è arrivata. Una lavastoviglie nuovissima di marca Miele, molto bella. Ce l’abbiamo da ieri. E’ più grande e spaziosa di quella che avevamo prima. Mi sembra giusto poter contare su degli elettrodomestici che al giorno d’oggi sembrano indispensabili e importanti. Non tutti ce l’hanno, però, la lavastoviglie. Alcuni si lavano i piatti a mano. Io la trovo una grande seccatura e forse anche una perdita di tempo, ma è una questione anche di abitudini. Prima di certo non si usava, ma sto parlando di tantissimi anni fa, anche perché è da quando sono nato che ce l’ho e la vedo in casa, e io non ho neanche pochi anni. Selene – Claran Lavery

Sto aspettando che arrivi qualcosa di giusto da poter condividere. Non vorrei scrivere troppo e riempire questa pagina di troppi discorsi. Ci deve essere anche la musica. Sono ormai le sette meno un quarto e si avvicina anche il momento di fare qualcosa per cena, dovrò quindi tra poco decidermi a staccare. Ah, che stupido! Potrei concludere con il mio pezzo, visto che ve ne avevo già parlato. Spero che vi piaccia!! Stefano Molho – Atmosfera

Piccoli Mondi

E si avvicina il fine-settimana. Anzi, ci siamo già. Manca solo un ultimo step. Degli operai che vengono a fare un lavoro domani mattina, qualche commissione qua e là, e poi il meritato riposo, non prima di passare da una lavanderia a ritirare della biancheria che ho portato lì a lavare. Tutte cose comunque poco importanti, queste che sto raccontando. Diamo invece spazio alla musica, adesso con Rayland Baxter – Let it all go man

La musica è talmente bella che ascoltandola in cuffia, forse non mi accorgo se suona qualcuno alla porta, può sempre capitare. Ho qui accanto a me i telefoni, ma potrebbero non bastare. Abbasso il volume allora, anche perché dovrei fare qualche lavoro, diverso da questo di ascoltare e proporre musica. Andando avanti adesso, comunque c’è il bravissimo Father John Misty – Everything is free

Andando e tornando dal ristorante, quanti fuochi c’erano! E’ la serata di Sant’Antonio, consuetudine quindi in questi luoghi fare dei gran falò. Alcuni davvero alti e spettacolari, come quello che abbiamo visto passando, sulla strada. Non per niente c’erano diverse macchine ferme, e tantissima gente a guardarlo. Inutile che vi dica che ho mangiato a sfare. Mi sono rimpinzato, non so neanche io quanto. Small Worlds – Rayland Baxter

Nel frattempo stasera ha anche cominciato a piovere, avevano detto che sarebbe cambiato il tempo. Forse è un bene, c’era tanto inquinamento in questi giorni. Parlano di fermare le macchine, il traffico, le polveri sottili, poi si scopre che in realtà la colpa è del riscaldamento delle abitazioni. Roba da pazzi. Non lo sanno neanche loro. Eppure si tratta dell’aria che respiriamo, dovrebbe essere buona! Mi sa che per averla, dobbiamo andare in montagna, solo che adesso no, è inverno e fa ancora freddo. Ma fatemi fare un po’ di sosta, giusto per scoprire ed ascoltare questa canzone, di The Lowest Pair – In the during of a moment

Possibile che sia già ora di andare a letto? Si, purtroppo o per fortuna, essendo le 23.30 passate. Mi ostino a scrivere, non so neanche io che cosa. Forse solo le prime cose che mi vengono in mente. Eppure, vi dirò che la musica che sto ascoltando, merita, anche in questo momento. Mirrors of Paradise – Kall Baxley

Chissà che gusto c’è ad andare a rotta di collo. Loro però ci vanno per davvero, e forse piace un po’ anche a me. Vorrei che anche voi provaste questa sensazione. Wait so Long – Trampled by Turtles

Leggendo qua e là notizie e informazioni su internet, sto ascoltando anche le ultime canzoni. Questa, più soft e meditativa, mi sembra la più adatta per concludere la serata. The Weather Station –What am I going to do

Un’altra domenica

Un paio di giorni senza aggiornare il blog. Ora come ora mi sembra un tempo lunghissimo, quando prima era più che normale. Mi sono dato anche un po’ alla tv, come fanno quasi tutti. Avevo anche la necessità di staccare e di fare qualcosa di diverso. Ebbene, adesso sono tornato, chi non muore si rivede, e fino a quando starò su questa terra, siete destinata a rivedermi su questi schermi. Ascoltare e proporre musica è una delle mie attività preferite, quindi mi sembra logico farlo anche stasera.

Folk americano

Oggi è domenica. Sono adesso attaccato alla cuffia del mio pc, cercavo prima il tablet, ma l’ho perso, non so dove l’ho lasciato, quindi sono tornato al mio vecchio computer, dove peraltro la musica si ascolta benissimo. E’ sempre di scena, come da un po’ di tempo a questa parte, il mio folk americano. E’ il genere che adesso ascolto di più e quello che vi propongo quasi sempre. Adesso per esempio, sto ascoltando Greylag – Another

Dopo aver perso un po’ di tempo su internet per visitare altri siti, la prossima canzone che condividerò è quella che sto ascoltando adesso. Non mi dilungherò molto a presentarvela, anche perché finirà tra poco, quindi vi dico semplicemente titolo ed autore. What Your Desire – Daggy Man

E sta per finire un’altra domenica….Una delle tante, non che la cosa mi dispiaccia. Non è stata una domenica memorabile, adesso sto cercando di concluderla nel migliore dei modi, spero di riuscirci. Ho tante idee per la testa, dovrei mettere a posto, scrivere, prepararmi per andare a letto, ma intanto la musica incombe, quindi eccoci alle piccole cose, Small Things – The Audrey

Adesso che ho ripreso dopo un paio di giorni, vi dirò che è martedì, un martedì molto freddo, direi normale per quanto riguarda il lavoro ed altre attività umane. L’unica cosa che c’è da dire è che la nebbia che c’era ieri per fortuna si è dissolta. Io sto lavorando ad un nuovo singolo, si intitolerà atmosfera. Lo proporrò naturalmente su soundcloud, poi vediamo. Heavenly Track – Kaia Kater

Sto spendendo tanto tempo per realizzarlo al meglio. Il programma, quello che sto usando, mi sta come al solito dando del filo da torcere perché è molto difficile da usare. Mi consente però anche di fare delle cose interessanti, che da solo o con altri sarebbero difficili, se non impossibili. Andiamo comunque alla musica, quella che c’è già. Anche adesso sto ascoltando una bella canzone, quindi non posso che proporvela anche a voi. Disappear – Skin & Bones

Ci servirà vivere tutto questo tempo?

Oggi abbiamo letto sui giornali che potremmo, in teoria, molto in teoria, vivere fino a 500 anni. Saremo quasi immortali. Chissà quando sarà possibile, ogni tanto comunque qualche buona notizia ci vuole. La musica, quella non manca mai, vi propongo adesso Dylan le Blanc – Easy Way Out

Bisognerà che mi occupi di trovare questi bei pezzi su youtube, per fare in modo che li possiate ascoltare anche voi. Sono tutti molto belli. Penso quindi di fermarmi, per il momento. Non mi resta che augurarvi buon ascolto e buona serata, sempre qui, su festivalmusicale!

Il grande freddo

Si potrebbe guardare la televisione, ci sono delle notizie importanti. Ci sono però anche tante cose da fare, quindi, eccomi qua alla scrivania, a farle, non prima però di avere ascoltato un pezzo musicale, il primo che vi propongo, e che sto ascoltando in questo momento. Sento una chitarra che arpeggia rapidamente, farò in fretta a presentarvi questa canzone, prima che finisca. In una serata che potrebbe essere sonnacchiosa, ecco quindi un brano che “corre”.. Si tratta di un certo Half Moon Run  – Devil May Care

Fa un freddo cane, ho i piedi gelati. Ho chiesto qui a casa se c’è qualcosa di aperto. Ma mi hanno risposto di no. Io stesso sono andato a vedere che tutte le finestre fossero chiuse. Nonostante questo, mi sento abbastanza tranquillo, e in un certo senso anche pronto a presentarvi la prossima canzone, dei The Barr Brothers – Love Ain’t Enough

Non vorrei essere stato troppo precipitoso a presentarvi il pezzo di prima. Forse dovevo ancora “assimilarlo”. Probabilmente ho imposto un’accelerazione, anche per colpa del freddo, che ormai mi è quasi entrato nelle viscere. Il prossimo brano lo sceglierò meglio, quando sarò più convinto che sia quello giusto. Vi dirò che alla televisione c’era un film intitolato l’uomo della neve, o delle nevi, quindi proprio in sintonia con il freddo di stasera. Essendo un thriller, non era molto nelle mie corde, anche se l’avevo già visto, non ricordandomi però per niente la trama. Non importa, non sono un cinefilo, e questo lo so benissimo. Ho preferito quindi venire qui, a scrivere ed ascoltare. Adesso, per esempio, c’è questo brano dei Fossil Collective, che ben si addice alle attuali tensioni internazionali. Si intitola non per niente Disarm – Fossil Collective

Dicono che le giornate si stanno cominciando ad allungare, e questo sicuramente è vero. Ci attendono però almeno un paio di mesi dove saremo costretti a battere i denti. C’è peraltro anche molta umidità e la nebbia di cui mi sembra di avere già parlato, persiste.

Caramelle

Questa nebbia, oltre alla scarsa visibilità, comporta anche una cattiva qualità dell’aria che respiriamo. Eccoci allora al mal di gola di stagione, e alle caramelle all’eucalipto che girano. Io prima ne ho presa una. Un po’ aiutano e sono utili per respirare meglio, e anche quando, raramente, devo fare qualche registrazione. Adesso per esempio è quasi pronta una nuova canzone, ve lo anticipo, ma poi magari la posterò per poterla condividere con voi. Non so quando questo potrà avvenire, non voglio avere troppa fretta. Mi rendo conto di stare parlando di cose poco importanti, quindi obbligatoriamente mi fermo, anche perché è arrivato un brano proprio bello, questo Try – Escondido

Finirò di scrivere questo post, e poi farò ancora in tempo a fare qualcosa, sono solo le 22, passate da poco. Se non perdo o non butto via il tempo, potrei andare anche a letto presto, per una volta, mi sembra di non avere tante cose da fare, o quelle che dovrei fare, preferisco rimandarle a domattina, quando avrò più energia. Philosophize in It! Chemicalize with it – Kishi Bashi

Ho voluto concludere volutamente la serata con un brano energico. Penso possa risultare stimolante, anche a voi. Ci vediamo domani, o alla prossima. Rimanete su questi schermi!

By Night

Volare alto, era quello che spiegavo ieri facendomi promotore di uno stile di vita. Spero di essere riuscito a farmi capire. Oggi dico semplicemente che il nostro Lionel, dovendo prendere un aereoplano per tornare nel Nevada, ci è riuscito, è volato in alto per davvero.

Un lungo viaggio

Io stesso l’ho accompagnato in aereoporto, lui aveva il check in verso le 19 e alle 20.30 il volo, quindi è ancora in viaggio. Un viaggio lungo, peraltro appena iniziato. Farà uno scalo di un bel po’ di ore a Londra, dopodiché prenderà un altro aereo per il suo volo transoceanico. Arriverà a casa sua non prima di domani sera, ora americana, si intende. Noi l’abbiamo ospitato e siamo stati contenti di averlo a casa, è stato per noi come un figlio. La sua vacanza però è finita, e lui doveva per forza tornare a casa, anche per riprendere il lavoro. Adesso qui a casa l’atmosfera è sommessa, la sua partenza ci ha fatto un po’ di vuoto. Vorrei allora proporvi, anche per tirarmi su questo brano festoso, dei Johnnyswim – Don’t Let it Get You Down

La nebbia che c’era oggi, era veramente impressionante. Un po’ metaforica del futuro, del nostro futuro, che oggi mi sembra pieno di incognite. Non entro nel merito delle tensioni politiche ed internazionali. Ci sono già autorevoli commentatori e giornalisti che lo fanno. Dico solo che non è un momento facile. Tornando alla nebbia, quella vera, pensavo addirittura che fosse anche un problema partire. Credo però che tutto sia andato secondo i piani, anche perché sul tabellone delle partenze, i voli decollavano quasi tutti.  Morningside – Dana Sipos

Penso che verso mezzanotte, Lionel potrà darci un salvoarrivo. Non ci vuole molto infatti per arrivare a Londra, e lì dovrà aspettare un sacco di ore. Pamela aspetterà il suo messaggio, noi invece saremo penso a letto. Manu stasera era molto stanco, io invece sto abbastanza bene, mi sento abbastanza tranquillo e penso che nel prossimo futuro, nonostante le tante incognite di cui accennavo, potremo fare tante cose positive. Penso sia giusto essere un po’ positivi. C’è anche questo brano che sto ascoltando, che mi induce ad esserlo, dei Misophone – Swan’s Road

Giornata comunque nel complesso impegnativa, e movimentata. Oltre ai soliti documenti, sono dovuto andare in una casa a prendere un vecchio cellulare dimenticato sopra una scrivania. Me l’ha chiesto una mia collega, a cui ho voluto fare questo piacere. E’ bello fare qualcosa per gli altri, quando se ne ha la possibilità. C’è poi stata la partenza, di cui vi ho detto, con annesso accompagnamento all’aereoporto. Adesso sono qui, ma mi sento abbastanza stanco, non so quindi per quanto tempo ancora. La cosa migliore è lasciarvi con questa bella canzone, di Puzzle Muteson – By Night

Volare Alto

Domani ricomincia il lavoro e la scuola, in generale tutte le normali attività, dopo la parentesi invernale natalizia. Non che questo mi renda particolarmente contento. Ci saranno nuove sfide e problemi da affrontare, ma se non altro potremo dire che siamo ritornati alla nostra vita normale. Vita che necessariamente è connessa con le nostre abitudini, le persone a cui vogliamo bene e le tante cose che abbiamo da fare. Per noi stessi, per la nostra famiglia, per la società. Forse questo preambolo è un po’ inutile o retorico, preferisco darvi un messaggio un po’ più forte e immediato. Per vivere bene, per dare forza e sprint alla nostra vita, dobbiamo volare alto.

Non so se questa è una bella pensata, ma per avvalorare questo concetto, propongo e condivido anziché il solito brano di musica, un’immagine ricevuta su whatsapp. Spero che l’autore non me ne voglia, anche perché credo francamente che non sia un lettore di questo blog, quindi non si accorgerà del plagio.

La Befana

Ad ogni modo, una che volava alto, era anche la Befana. La ricordo, anche perché oggi era il suo giorno. Per noi volare alto ovviamente non è andare in cielo sopra una scopa. Per noi volare alto è vivere sull’onda delle nostre emozioni, passioni, talenti. Se seguiamo quest’onda potremmo trovarci bene, vivendo una vita libera e non imprigionata in soliti e banali, consumati schemi. Com’è famosa questa canzone di Adele, ma siccome è in tema, penso di condividerla. Skyfall – Adele

Faccio in realtà un po’ di confusione, perché in realtà skyfall vuol dire caduta dal cielo, quindi in realtà una cosa diversa rispetto a quella che volevo dire. Vabbè, non ha importanza, a volte è giusto essere un po’ imprevedibili e sorprendenti. Nonostante l’imprevedibilità, c’è però comunque una cosa che mi piace sempre fare: aspettare delle belle canzoni. Adesso finalmente ne è arrivata una che quindi vi propongo. E’ di Mail the Horse – In our Time – Alternate Version

E questa poi? Sembra ancora meglio, quindi la dedicherò a voi, inserendola nella playlist come proposta conclusiva. Luluc – Without a Face

L’età dell’Oro

E’ vero che c’è poco tempo per ascoltare, condividere, proporre, ma posso cercare di fare qualcosa. C’è intanto questo foglio bianco da riempire, e poi questo Thirty che non è niente male, degli The Weather Station – Thirty

Avevo già fatto ieri dei ragionamenti, dicendo che questi che sono iniziati sono gli anni ’20. Ebbene, adesso siamo ai 30, perché se non sbaglio è questo il significato di Thirty. Naturalmente, con la fantasia e l’immaginazione, si può volare fintanto che si vuole, ma, probabilmente il significato o i significati di Thirty sono diversi, e non fanno necessariamente riferimento all’anno del calendario. Comunque sia o la si voglia pensare, non mi sembra che questa sia un’età di evoluzione, sviluppo, miglioramento. Non mi sembra sia l’età dell’oro, anche se gold è il titolo della prossima canzone, di un certo Wake Owl – Gold

Oggi giornata di stress, nervosismo, ansia, depressione. Mi sentivo in più un mezzo straccio, e a metà giornata mi sono dovuto prendere una Tachipirina. Non che poi sia stato meglio, anche se lì per lì mi sembrava che la pastiglia mi avesse fatto qualcosa. Sono andato al lavoro che c’era ancora il sole, sono uscito dallo studio che erano calate le tenebre. Ho continuato a sentirmi un po’ così, non propriamente al massimo. Sono poi andato a fare un paio di commissioni, dopodiché sono tornato a casa. Giornata nel complesso abbastanza negativa, problematica, come spesso sono le giornate che precedono le partenze. Faccio una fatica incredibile a prepararmi, scegliere i vestiti, selezionare le cose da portare. Adesso comunque, che sono le 22, già 3 borse sono pronte per essere caricate, penso quindi che le posizionerò in mattica, quantomeno per avvantaggiarmi per le tante cose che ci saranno da fare domani mattina. Need a Little Help – Streets of Laredo

Interessante il titolo del brano che ho appena condiviso, ricorda incredibilmente with a little help from my friends, dei Beatles. L’avranno fatto apposta? Non credo, so solo che in quel caso c’era Ringo Starr che cantava, adesso invece ci sono gli Streets of Laredo. Ad ogni modo, non mi voglio trattenere oltre, anche perché il pezzo che sta arrivando è proprio bello, quindi non posso condividerlo. I don’t know what I can save You from – Kings of Convenience

Effettivamente però un piccolo trucchetto c’è. Il brano l’avevo condiviso qualche tempo fa, è per questo che mi è apparso subito bello e conosciuto. Non importa, ogni tanto ci sta anche qualche bis, mica si possono o si devono per forza proporre cose nuove.