Pamela cambia sempre le impostazioni di spotify. L’applicazione quando la aprò esordisce sempre con musica inascoltabile. Un po’ rap, un po’ pop, un po’….non saprei come definirla. Tipo Eminem piuttosto che Spice Girls. Inascoltabile, ripeto, perché forse è l’epiteto, l’appellativo più adatto al genere di musica che ascoltano i giovani oggi. Meglio i giovani di 50 anni fa, per esempio. Loro andavano alle manifestazioni, mica perché ci credevano davvero. Solo per fare casino e scopare. Scusate il termine, non sono né l’Espresso né il Corriere della Sera, e nemmeno Carofiglio o qualche altro autore famoso. Non credo quindi che siano in tanti a leggere queste righe. Ho detto solo questa cosa sconvenientissima, mica perché ho avuto una folgorazione. Non mi sono inventato niente. E’ stato Rod Stewart a dirlo, e forse, dal suo punto di vista, ha avuto ragione oppure è stato simpatico. Library Magic – The Head and the Hearth
Censura a parte, che non mi colpirà, se ha potuto dirlo lui, a maggior ragione potrò scriverlo io, che non faccio che riportare parole dichiarate e apparse oggi in un’intervista ad un giornale inglese. Lui, Rod Stewart, pare sia ancora ai vertici delle classifiche musicali inglesi. Segnando quindi un record, quello di essere in cima alla veneranda età di circa 75 anni.
La trasandatezza di Rod
Io non sono così vecchio, ho circa una ventina di anni di meno, e non c’è neanche bisogno che pubblicizzi un personaggio così famoso. Neanche gli altri autori hanno bisogno di me, hanno una loro notorietà che è senz’altro minore rispetto a Rod Stewart, però essendo meno conosciuti, preferisco scrivere e occuparmi di loro. Loro che magari si potrebbero mettere un papillon, come il brano che sto per condividere. Rod sicuramente no. Lui era un rockettaro quindi mai troppo elegante, anzi, un po’ trasandato. Papillon – Blanco White
Divagazioni interrotte dalla scelta e dall’acquisto di un vestito, appena effettuata su internet. La carta di credito sarebbe meglio non averla, è un’arma pericolosa. All’orizzonte c’è il veglione di capodanno, e Pamela si preoccupa di avere il vestito giusto. Per l’occasione lo fa arrivare, non so bene da dove, ho visto solo che come mezzo di spedizione c’era scritto Dhl. E va bene, anche questa spesa è andata. Non si finisce mai.
Le perdite della vita
Si direbbe che la nostra vita è un vortice interminabile dove si perdono continuamente amicizie, occasioni, persone, tempo e soldi. Proprio ieri ho saputo di un mio vecchio amico degli anni 80 prematuramente scomparso la vigilia di Natale. Poverino, non meritava di andarsene così presto. Purtroppo si muore anche nei giorni normali della vita, e questo è un destino crudele, oltreché beffardo. In questo momento tra l’altro vorrei parlarvi di qualche bella canzone, ma non sto ascoltando niente. Ci penserò più tardi a proporre qualcosa, adesso tra l’altro devo uscire, quindi momentaneamente stacco. Iron & Wine – Naked as We Came
Adesso che sono le 9 e mezza di sera, vi dirò che fa abbastanza freddino. Le mie mani sono gelate, in casa c’è una temperatura che mi sembra bassa, eppure ho tirato fuori dal freezer un gelato. Potrà sembrare strano, ma ho voglia di rinfrescarmi, forse perché ho mangiato una pizza. Pamela e Lionel sono andati alle terme, io stamattina e oggi pomeriggio ho un po’ lavorato, Manu non stava tanto bene e ha riposato, dopo essere stata in studio stamattina. E’ tornata tardi e ha mangiato un panino, quindi stasera non aveva tanta fame. Ha preso la pizza anche lei, ma ne ha lasciata metà, io invece l’ho mangiata quasi tutta. Olalla – Blanco White